Il culto a Maria Rosa Mistica e Madre della Chiesa.

Redazione1
di Redazione1 Luglio 11, 2024 22:42

Il culto a Maria Rosa Mistica e Madre della Chiesa.

Dal Dicastero per la Dottrina della Fede ci giunge una splendida notizia circa il culto a Maria Rosa Mistica e Madre della Chiesa, legato alle presunte apparizioni mariane avvenute a Montichiari, nella provincia di Brescia, tra il 1947 e il 1966, alla veggente Pierina Gilli. In conformità alle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, emanate dal medesimo Dicastero il 17 maggio scorso, si comunica al Vescovo di Brescia mons. Pierantonio Tremolada, che «il Dicastero per la Dottrina della Fede non ha trovato nei messaggi diffusi da Pierina Gilli elementi che contraddicono direttamente l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla fede e la morale. (I.C.)

Nei fatti collegati a questa esperienza spirituale non si trovano neanche aspetti morali negativi né altre criticità. Si possono, piuttosto, rinvenire diversi aspetti positivi che spiccano nell’insieme dei messaggi ed altri che, invece, meritano un chiarimento, onde evitare malintesi». Il documento porta la data del 5 luglio ed è firmato dal prefetto Victor Manuel Fernández con l’approvazione del Papa. Non si tratta di stabilire la soprannaturalità del fenomeno, ma di «offrire una valutazione dottrinale-pastorale» circa il culto a Maria Rosa Mistica.

Brevemente conosciamo la storia del fenomeno mariano e il messaggio diffuso da Pierina attraverso i suoi Diari, che – scrive il Dicastero – «esprimono un’umile e completa fiducia nell’azione materna di Maria».

Dopo alcune esperienze mistiche, inclusa la visione del tormento eterno delle anime sacerdotali e religiose infedeli a Dio, si verificò l’apparizione più importante per i suoi contenuti. Era il 13 luglio 1947, quando Maria si mostrava con tre rose sul petto, simboli della preghiera, del sacrificio e della penitenza in riparazione dei tradimenti di religiosi e sacerdoti, domandando di diffondere la devozione a “Rosa Mistica” tra gli Istituti religiosi e i sacerdoti secolari. Questo il cuore del messaggio tratto dai Diari:

“Desidero che in ogni Congregazione e Istituto religioso ci siano anime che vivono con grande spirito di preghiera, per ottenere la grazia che nessuna vocazione venga tradita [rosa bianca]” […] “Desidero pure che vi siano altre anime che vivano di generosità ed amore ai sacrifici, alle prove, alle umiliazioni, per riparare le offese che riceve N. Signore dalle anime consacrate che vivono in peccato mortale [rosa rossa]” […] “Desidero ancora che altre anime immolino completamente la loro vita per riparare i tradimenti che riceve Nostro Signore dai sacerdoti Giuda [rosa gialla]. […] L’immolazione di queste anime otterrà dal mio materno Cuore la santificazione di questi Ministri di Dio e abbondanza di grazie sulle loro Congregazioni»[1].

Il messaggio di Montichiari nel corso di diverse apparizioni si arricchisce di ulteriori dettagli. Pierina scrive che la Vergine ripetutamente ha raccomandato la preghiera per i sacerdoti infedeli, e chiesto che i ministri di Dio siano animati dal fervore della carità per allontanare le anime dai peccati contro la purezza, e per riparare generosamente questo genere di peccati diffusi in Italia più che altrove.

A distanza di tredici anni dal 1947, trascorsi da Pierina Gilli tra indicibili sofferenze fisiche e morali, si trova nei suoi Diari la notizia di nuove apparizioni, a partire dal 1960, durante le quali la Vergine avrebbe preannunciato la sua venuta nella località di Fontanelle il giorno 17 aprile 1966, per donare abbondanza di grazie e rendere miracolosa l’acqua della fonte lì presente. Tuttavia, a quel tempo, il

vescovo non permise a Pierina di pubblicizzare l’evento e, successivamente, raggiunta dal divieto dell’autorità ecclesiastica di tornare sul luogo nelle apparizioni, la veggente scrive nei Diari di aver ricevuto le visite della Vergine nei vari luoghi della sua permanenza fino al termine della sua vita, nel 1991.

Leggendo gli scritti di Pierina, si nota come la sollecitudine materna della santa Vergine verso tutta la Chiesa, e non solo per la gerarchia, sembra emergere più chiaramente dopo il 1966. Il 19 maggio 1970 la Vergine avrebbe chiesto di coniare una medaglia con l’iscrizione “Rosa Mistica” da un lato e “Maria Madre della Chiesa” dall’altro, raffigurante una chiesa a cupola con porte grandi. Ne avrebbe raccomandato la diffusione per ottenere una speciale protezione materna in quell’ora in cui – come lei stessa avrebbe dichiarato – era in atto il tentativo di annientare la venerazione a Maria. Nell’agosto del 1974, la Vergine chiese di pregare per il Papa, i sacerdoti e tutta la Chiesa affinché rinascesse nei cuori il vero amore di Dio.

 

 

 

 

Redazione da Ag. di inf.

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