Messina “terra di santi”- A grazia ottenuta…il richiamo di S. Eustochia a mantenere le promesse

Redazione1
di Redazione1 Maggio 26, 2020 17:58

Messina “terra di santi”- A grazia ottenuta…il richiamo di S. Eustochia a mantenere le promesse

Ancora un episodio assai significativo ed incoraggiante – in questo caso davvero singolare – che mette in rilievo le straordinarie caratteristiche di Eustochia Smeralda: una Santa molto premurosa e comunicativa che, nel rispondere con sollecitudine a coloro che le chiedono l’aiuto della sua intercessione, dà anche segni speciali di amorevolezza, vicinanza, ma anche, se necessario, di benevolo richiamo a mantenere le promesse fatte al momento della richiesta del suo intervento.

Lo dimostra quanto è accaduto al sig. Michele Poidomani di Modica, in provincia di Ragusa, che così ci racconta in che modo ha ricevuto una grazia e insieme un sorprendente, affettuoso e meritato rimprovero da Santa Eustochia:

“Una mia cugina era stata coinvolta in un gravissimo incidente, riportando lo schiacciamento degli arti e del bacino. Ricoverata all’ospedale di Noto, i medici erano incerti se operarla o meno. Infine decisero di intervenire in data 20 gennaio, con solo un venti per cento di possibilità di riuscita, l’alternativa sarebbe stata la sedia a rotelle. Io quella mattina, accingendomi a servire la santa messa, chiesi al mio parroco di pregare per la mia congiunta, al che il sacerdote mi suggerì di rivolgermi a S. Eustochia, di cui proprio quel giorno si celebrava il Dies natalis. Con vero fervore mi affidai alla Santa promettendole che, qualora tutto si fosse risolto positivamente, sarei venuto a Messina a trovarla. Intervento e dolorose terapie postoperatorie si conclusero con la completa guarigione della mia parente.

Circa due anni dopo mi apparve in sogno una clarissa molto bella, con le dita della mano destra chiuse in segno di benedizione, che mi disse: Bell’uomo di parola, mi hai promesso che saresti venuto a trovarmi, e io ancora ti aspetto’. Completamente stranito, il giorno seguente chiesi al parroco una immagine di S. Eustochia e, avutola, rimasi esterrefatto quando vidi che era identica alla suora sognata. Capii, dunque, che la Santa esigeva che io mantenessi la mia promessa, e per essere davvero “uomo di parola” mi sono premurato a venire a Montevergine insieme a mia cugina che aveva ottenuto una piena guarigione per intercessione di Eustochia Smeralda”.

 

 

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