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Terremoto in Croazia, Papa Francesco prega per le vittime. La Cei stanzia 500 mila euro dall’8xmille.
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Sono gravissimi i danni prodotti dal terremoto che il 29 dicembre ha colpito la Croazia: la cattedrale danneggiata, distrutte diverse chiese, la cittadina di Petrinja presenta un terribile scenario di distruzione, almeno sette le vittime accertate e decine di feriti, ma il bilancio è destinato a salire, si cercano i dispersi. L’epicentro del sisma è stato localizzato a una cinquantina di chilometri a sud di Zagabria con effetti devastanti. E’ la scossa più violenta degli ultimi 140 anni.
Un appello alla solidarietà verso le persone colpite dal terremoto, “perché il cuore umano è aperto al bene” (Sir). E’ l’auspicio che arriva dall’arcivescovo di Zagabria, card. Josip Bozanic, dopo il devastante sisma che ha colpito la capitale e la regione di Sisak con magnitudo di 6,2 causando morti, feriti e danni materiali. “In questa prova Dio mostrerà una nuova speranza che diventa evidente in modo particolare nei tempi difficili. Il mio appello di solidarietà è soprattutto nei confronti delle famiglie, dei bambini, dei giovani, anziani e dei malati”, ha aggiunto. Inoltre il cardinale ha ordinato lo stanziamento di un aiuto urgente per le persone colpite dallo sisma, l’assistenza sarà fornita tramite la Caritas dell’arcidiocesi di Zagabria che la farà arrivare alla diocesi di Sisak per i bisognosi.
Dalla biblioteca del Palazzo apostolico vaticano, durante l’udienza generale del 30 dicembre, il messaggio solidale di Papa Francesco: “Ieri un terremoto ha provocato vittime e danni ingenti in Croazia. Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma. Prego in particolare per quanti hanno perso la vita e per i loro familiari. Auspico che le autorità del Paese, aiutate dalla Comunità internazionale, possano presto alleviare le sofferenze della cara popolazione croata”.
È il secondo terremoto che colpisce la Croazia, dopo quello di Zagabria del 22 marzo che ha danneggiato la cattedrale. Il Cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, ha subito inviato un messaggio di sostegno alle vittime del terremoto, e determinato lo stanziamento urgente di aiuti per la diocesi di Sisak, da distribuire attraverso la Caritas dell’arcidiocesi di Zagabria e quella dell’arcidiocesi di Sisak.Il vescovo Vlado Kosic di
Sisak ha proclamato per oggi e domani due giornate di digiuno e preghiera per quello che definisce “un grande male”. “Esprimendo le condoglianze alle famiglie delle vittime – scrive il vescovo Kosic in un messaggio pubblicato sul sito della diocesi – preghiamo per i morti! Inoltre, molti dei nostri sono rimasti senza casa e vivono nella paura di nuovi terremoti, la demolizione e la distruzione delle loro proprietà, l’unica casa che hanno”. Preghiamo per avere la forza di sopportare tutto fedelmente e che in questa tragedia rimaniamo tutti coraggiosi e solidali”.
La Presidenza della Cei ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi dall’8xmille, che i
cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che sta colpendo la Croazia. È quanto si legge in un comunicato della Cei diffuso oggi. “C’è molta preoccupazione” si legge nel testo che riprende informazioni di Caritas Italiana, “per i danni che questo terremoto potrebbe avere sulla popolazione, dal momento che si tratta di una zona densamente popolata: la città di Zagabria e le sue aree periferiche contano 1 milione di abitanti. La Croazia si trovava già in una problematica situazione a causa della pandemia, che aveva costretto il Paese a un lockdown a partire da fine novembre, con oltre 4.000 nuovi contagi e 90 vittime al giorno.
“La Chiesa che è in Italia esprime cordoglio e vicinanza alla popolazione croata e assicura la propria preghiera per le vittime, i loro familiari e i feriti: il Signore possa lenire le sofferenze di questo momento” afferma la presidenza della Cei. Lo stanziamento è destinato, attraverso Caritas Italiana, a far fronte ai beni di prima necessità: cibo, farmaci, assistenza medica, kit igienico-sanitari, alloggi temporanei. Intanto, Caritas Italiana continua a seguire con apprensione l’evolversi della situazione e ha intensificato i contatti con Caritas Croazia. Per sostenere gli interventi della Caritas per le popolazioni colpite dal terremoto consultare www.caritas.it.
Redazione da Ag. di i.