Viaggio di Francesco in Iraq, è la prima volta che un Papa celebra in rito caldeo
Articoli collegati
- RnS, chiusa la 45^ Conferenza nazionale animatori. Don Vitali: “Essere vera Chiesa del terzo millennio”
- Cause dei santi, Papa Francesco nomina il Card. Montenegro Membro della Congregazione
- MESSINA – Chiesa di S. Caterina, Evento culturale e spirituale: “Dalle Lettere di S. Paolo alla Madonna della Lettera”
Il viaggio in Iraq di Papa Francesco, che avrà inizio il prossimo 5 marzo, si prevede difficile anche per le restrizioni da Covid-19, ulteriormente inasprite dal Consiglio dei Ministri per un nuovo picco di contagi, per cui nessuno potrà muoversi di regione in regione all’interno del territorio iracheno (AciStampa).
Comunque, a Baghdad, a Erbil, a Qaraqosh e Mosul i preparativi si svolgono con sollecitudine. Il Cardinale Louis Raffael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, la scorsa settimana ha diffuso i dettagli per la partecipazione dei fedeli alla visita del Papa. Le chiese vengono lavate accuratamente, il Patriarca Sako ha chiesto al sindaco di Baghdad di far trovare una città pronta e pulita, i bambini preparano le coreografie dell’accoglienza. Sarà un viaggio difficile, e in pochi potranno vedere il Papa. Un dato interessante è che ci potranno essere anche musulmani, perlomeno in Kurdistan, come ha spiegato il Mullah Abdullah Wayasi dell’Unione degli Studiosi islamici del Kurdistan. Nell’occasione, sarà la prima volta che un Papa celebra in rito caldeo.
Il Cardinale Sako ha diffuso varie istruzioni da seguire per la visita. Ma, su tutte, c’è una raccomandazione ai fedeli: “Preservare il carattere pastorale e spirituale della visita, ascoltare gli importanti messaggi rivolti da Sua Santità Papa Francesco, non fermarvi all’aspetto festoso esterno”.
Nelle sue istruzioni, il Cardinale Sako sottolinea di sperare che “gli iracheni rispondano personalmente e collettivamente alla chiamata di Papa Francesco, messaggero di pace, ad aderire a valori comuni, di solidarietà e cooperazione al fine di proteggere la vita dei cittadini e rispettare la loro vita e dignità”.
Quindi: le cose pratiche: non tutti possono partecipare di persona. Le restrizioni sono varie. La Messa a Baghdad, nella cattedrale di San Giuseppe, è prevista per sabato 6 marzo. Il Papa celebrerà in rito caldeo, e le preghiere saranno recitate in caldeo, siriaco, arabo e italiano. Non ci potranno essere più di 500 persone a partecipare, che saranno distribuite nella chiesa e nel cortile. Il numero include anche figure ufficiali.
La Messa ad Ankawa, in Erbil, del 7 marzo, sarà invece allo stadio. E ci sono già 4500 persone registrate. La richiesta è di aderire “in modo responsabile e rigoroso alle misure anti-pandemia: indossare la mascherina e sterilizzare le mani all’ingresso, sedersi secondo il sistema di distanziamento sociale, non avvicinarsi al Papa quando si entra in chiesa o allo stadio”.
Redazione da Ag. di i.