MESSINA – Significativo 90° anniversario dell’Unione Ex Allievi Salesiani, all’Istituto San Luigi
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Un momento celebrativo di particolare intensità rievocativa
Una delle conferme della grandezza di Santi come Don Bosco, uno dei grandi “profeti del nostro tempo” (quelli, per intenderci, che, animati dallo spirito evangelico, sanno interpretare i bisogni storici del presente e incidere con coraggio e lungimiranza sulla storia e la cultura del popolo), sta proprio nel riscontro della ricchezza dei frutti che hanno saputo ottenere, costantemente, negli anni futuri.
Ebbene, una piacevole conferma della validità e continuità dell’Opera salesiana dedicata ai giovani nella nostra città, attraverso “l’istruzione, l’amicizia e la formazione”, lo si è rilevato nel corso di questo momento celebrativo, tenutosi all’Istituto San Luigi, durante il quale gli Ex Allievi salesiani hanno rinnovato il loro fedele e grato attaccamento ad una appartenenza, riconosciuta di elite, assai gratificante. Dunque, presenti i dirigenti dei quattro gruppi promotori dell’incontro (San Luigi-Boccetta, Domenico Savio, San Matteo Giostra e Don Bosco), gli ex Allievi salesiani ne hanno dato conferma, richiamando alla memoria non solo i risultati di studi scolastici brillanti, ma anche, e soprattutto, gli affettuosi e duraturi legami di amicizia, la ricchezza di formazione spirituale e preparazione alla vita.
A dare una appassionata testimonianza di questa orgogliosa appartenenza e spirito di fraternità tra vecchi compagni, nel commosso ricordo dei momenti passati insieme sui banchi di scuola con profitto ed entusiasmo, è stato, in particolar modo, l’intervento introduttivo del giornalista e scrittore Melo Freni. Con toni toccanti, quasi poetici, ha rievocato i momenti più significativi dell’esperienza studentesca giovanile, realizzata insieme a stimati compagni, come Germanò, Santoro, Polimeni, Noto, Scalia.
Tutti protagonisti di “un esaltante triennio in quel glorioso Liceo San Luigi sulla circonvallazione. Un’autentica fucina di formazione – ha detto Freni – grazie all’apporto dei suoi maestri, salesiani e laici, di grande umanità e levatura culturale, come ,ad esempio, don Giuseppe Panasci, che attraverso le indimenticabili lezioni di greco, latino e letteratura, cariche di umanità e di destino, ci educò soprattutto alla vita”.
Ma anche altri brillanti docenti, ha ricordato Melo Freni, fra cui “la prestigiosa figura di Enzo Maganuco, storico dell’arte e docente al Magistero, amico di Berenson, di Ojetti, di Papini, studioso dei caravaggeschi siciliani sull’onda delle passioni dell’isola”. E ancora, le figure di docenti come Troja, Gallo, Gemelli, don Gabrielli, don Tullio Rizzo. Riconoscendo con orgogliosa convinzione che in quel tempo “sotto don Giunta e don Ferlisi, il San Luigi era come una roccia in cima alla città”.
Una sola amarezza, un solo rammarico affiora nel discorso di Melo Freni quando, riferendosi al momento attuale, dice dispiaciuto: “non riesco a immaginare – mentre leggo che l’Istituto è in vendita – il vuoto di quelle aule, di quei corridoi, di quei cortili, di quelle camerate…….” . Tuttavia, a conclusione del suo discorso appassionato, il pensiero approda ad una sicura e rincuorante convinzione: la saldezza dell’ Unione degli ex Allievi di Don Bosco che, con la loro tenace e orgogliosa “continuità di appartenenza”, mantengono saldo lo spirito salesiano che nella nostra città ha avuto, e continua ad avere, una presenza molto forte e radicata.
A. M.