Ucraina, i Vescovi polacchi e ucraini: “ricercare metodi alternativi alla guerra è un’esigenza urgente”
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La tensione tra Russia e Ucraina sale pericolosamente, mentre si intensificano gli sforzi internazionali per trovare una soluzione diplomatica alla crisi. La Nato è allertata e Il Presidente americano consulta gli alleati e l’Europa. il sostegno alla “sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina” è confermato, sottolinea Palazzo Chigi, che parla di “gravi conseguenze” nel caso di un deterioramento della situazione.
Il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc9) lancia “un appello urgente per la pace per il popolo ucraino”. In un comunicato a firma del segretario generale ad interim del Wcc, il rev. Ioan Sauca, a nome di tutte le Chiese membri del Consiglio sparse in tutto il mondo, si legge: “Mentre seguiamo la notizia della folle progressione verso la guerra, imploriamo una logica diversa da quella basata sulla competizione geopolitica, una logica che considera la morte e la sofferenza che ogni conflitto armato inevitabilmente causa ai bambini, alle donne e agli uomini dell’Ucraina”. “Preghiamo per un cambiamento dei cuori e delle menti, per una riduzione dell’escalation e per il dialogo invece delle minacce”.
Anche i Vescovi Polacchi e Ucraini, in un Appello alla ricerca del dialogo e dell’accordo al fine di evitare il pericolo di azioni di guerra, hanno segnalato di aver appreso con preoccupazione la notizia che le recenti serie di colloqui tra Russia e Occidente non hanno portato ad un accordo; invitano alla comune preghiera per la pace. E avvertono che “la ricerca di metodi alternativi alla guerra per risolvere i conflitti internazionali è diventata oggi un’esigenza urgente, perché il potere terrificante degli strumenti di distruzione a disposizione anche delle medie e piccole potenze, e i legami sempre più forti esistenti tra le nazioni del mondo intero oggi rendono difficile o addirittura praticamente impossibile limitare gli effetti del conflitto”.
“Facciamo quindi appello ai governanti affinché si astengano dalla guerra. Invitiamo i leader a ritirare immediatamente gli ultimatum e a non approfittare di altri paesi come merce di scambio. Qualsiasi divergenza di interessi dovrebbe essere risolta non con l’uso delle armi ma attraverso gli accordi. La comunità internazionale dovrebbe unire i suoi sforzi in solidarietà e sostenere attivamente in tutti i modi possibili la società minacciata” – hanno scritto i Vescovi Polacchi e Ucraini. Hanno ricordato anche che i regimi totalitari del XX secolo hanno portato nel mondo tragiche esperienze di guerre e terrore politico, ignorando l’autorità di Dio. “In nome di false ideologie intere nazioni sono state condannate allo sterminio”.
Gli autori suggeriscono che “la ricerca di metodi alternativi alla guerra per risolvere i conflitti internazionali è diventata oggi un’esigenza urgente, perché il potere terrificante degli strumenti di distruzione a disposizione anche delle medie e piccole potenze e i legami sempre più forti esistenti tra le nazioni del mondo intero oggi rendono difficile o addirittura praticamente impossibile limitare gli effetti del conflitto”.
“Forti dell’esperienza delle generazioni precedenti, facciamo quindi appello ai governanti affinché si astengano dalla guerra. Invitiamo i leader a ritirare immediatamente gli ultimatum e a non approfittare di altri paesi come merce di scambio. Qualsiasi divergenza di interessi dovrebbe essere risolta non con l’uso delle armi ma attraverso gli accordi. La comunità internazionale dovrebbe unire i suoi sforzi in solidarietà e sostenere attivamente in tutti i modi possibili la società minacciata” – hanno scritto i Vescovi Polacchi e Ucraini.
Hanno ricordato anche che i regimi totalitari del XX secolo hanno portato nel mondo tragiche esperienze di guerre e terrore politico, ignorando l’autorità di Dio. “In nome di false ideologie intere nazioni sono state condannate allo sterminio”. Il rispetto della dignità umana è stato distrutto e l’essenza dell’esercizio del potere politico è limitato alla sola violenza. Anche oggi vogliamo sottolineare chiaramente che ogni guerra è una disgrazia e non può mai essere un modo appropriato per risolvere i problemi internazionali. Non lo è mai stato e non lo sarà mai perché essa crea nuovi, più gravi conflitti” – hanno aggiunto.
Gli autori dell’Appello hanno richiamato le parole di San Paolo VI che durante il suo discorso alla Sessione della Conferenza delle Nazioni Unite sul disarmo nel 1978, definì la guerra “un mezzo irrazionale e inaccettabile per dirimere le controversie tra Stati”. Hanno anche ricordato la preghiera di San Giovanni Paolo II: “Padre, concedi al nostro tempo giorni di pace. Mai più la guerra. Amen. ”
“I fondamenti delle relazioni interpersonali della cultura giudaico-cristiana sono i valori di fede, speranza e amore, nonché verità, bellezza e bontà, senza i quali non c’è e non ci sarà un futuro duraturo e pacifico. La situazione attuale esige dai cristiani di tradizione orientale e occidentale la piena responsabilità per il presente e il futuro del nostro continente e la disponibilità al sacrificio in difesa della comunità familiare, nazionale e statale – hanno affermato i Vescovi Polacchi e Ucraini – sottolineando che “le azioni manifestamente contrarie al diritto delle genti e ai suoi principi universali sono crimini”.