- Guerra in Ucraina. L’arcivescovo Shevchuk: “Una pace ingiusta sarà causa di altre guerre”
- Movimento per la vita. Casini (presidente): “Fare di tutto per accogliere la vita e difenderla”
- Censis su religiosità italiani, Nembrini: “Tornare alle origini e seguire la strada tracciata dai santi di oggi”
- La Santa Sede dopo l’elezione di Trump, l’augurio del Segretario di Stato Parolin
- Clarisse di Sicilia. Monastero di Castelbuono, l’elevazione dello spirito a Dio tra preghiera, lavoro e fraternità
- Alluvioni in Spagna, tra i volontari che aiutano anche tanti sacerdoti, suore e giovani delle diocesi.
Pellegrinaggio in Polonia di un veggente siciliano, nel segno dell’Arcangelo Michele protettore di Kiev
Articoli collegati
- MESSINA – L’Anno di formazione dell’Ordine di Malta è iniziato con una conferenza di Carlo Marullo sul Fondatore: il Beato Gerardo Sasso
- MESSINA – Montevergine, sabato 20 gennaio solenne celebrazione liturgica del 533° Dies Natalis di S. Eustochia Smeralda
- Ognissanti, Papa Francesco all’Angelus: “La santità è dono e cammino”
Più che mai attuale e promettente il collegamento di amore fraterno e solidale che avviene, nel segno dell’Arcangelo Michele, tra Sicilia e il cuore dell’Europa dell’Est, dove una devastante guerra sanguinosa minaccia di provocare un’immensa crisi umanitaria e la distruzione di un’intera nazione.
Una iniziativa motivata da un legame fra popoli che si fonda sulla comune devozione al “Principe della milizia celeste”, in ragione del suo carisma, che spicca per il simbolismo che lo caratterizza, quale potente protettore dagli attacchi del Maligno nelle varie forme in cui si manifestano nel mondo.
San Michele Arcangelo è avvertito come importante ancoraggio religioso tutelare, per la sua potente intercessione presso Dio, specialmente di fronte alle calamità più terribili che le capacità umane non sono in grado di debellare.
Appare dunque appropriata questa proposta avanzata dal noto veggente palermitano, Salvo Valenti, impegnato da più di 12 anni, per ispirazione dell’Arcangelo di Dio, a incrementarne il culto mediante la formazione di Gruppi di preghiera (in totale oltre 150 sorti in pochi anni in Europa. Tutti uniti nel momento di preghiera unitaria il 29 di ogni mese e da un pellegrinaggio annuale), con i suoi viaggi in Francia, Belgio e Germania; azione zelante e meritevole che adesso lo spinge ad andare pellegrino nella terra di Polonia, lambita da una terribile guerra.
Un Paese, quest’ultimo, che confina con l’Ucraina, in atto sottoposta ad una tremenda azione distruttiva e disumana anche verso i civili, la cui capitale, Kiev, ha come protettore proprio San Michele Arcangelo.
Significativo e denso di speranza, dunque, questo pellegrinaggio proveniente dalla terra di Sicilia, il cui punto di partenza risiede nei pressi del Comune di Petralia Sottana-PA, nel Parco delle Madonie, dove il Valenti ha collocato una edicola votiva con l’immagine del Santo, diventata un centro di raduno spirituale dei devoti di S. Michele. Un atto, quindi, di grande vicinanza per un Paese non raggiungibile perchè assediato e martoriato da continui bombardamenti.
Un luogo sacro, quello vicino Petralia Sottana, dove da anni si registra un susseguirsi di pellegrinaggi, incontri di preghiera, conversioni, liberazioni e grazie per intercessione del grande Santo, che suscita sempre più devoti, le cui preghiere sono dedicate soprattutto ad invocare la salvezza dell’umanità.
Preghiere che, nell’attuale momento drammatico che suscita condanna e paura in tutto il mondo, sono in particolar modo rivolte ad ottenere la pace e la salvezza dell’Ucraina.
Ora, ci piace pensare che questo collegamento fraterno tra Sicilia ed Ucraina, fatto di vicinanza umana e spirituale, in unione di intenti e di preghiere, abbia la sua sintesi rappresentativa proprio nella figura del potente Arcangelo, “Mano destra di Dio”, la cui statua si erge al centro della Piazza di Kiev con uno scudo e una spada, chiamato, da noi tutti, a dare aiuto quale protettore della capitale dell’Ucraina e dell’intero Paese, oggi in gravissimo pericolo per l’attacco devastante della Russia.
A.M.