Incontro Famiglie, il Papa agli sposi: “Oltre che marito e moglie, siete fratelli nell’impegno sociale”

Redazione1
di Redazione1 Giugno 29, 2022 17:07

Incontro Famiglie, il Papa agli sposi: “Oltre che marito e moglie, siete fratelli nell’impegno sociale”

All’incontro Mondiale delle Famiglie, nell’Aula Paolo VI il 22 giugno, il Papa, nel suo discorso di apertura, tra testimonianze ed esperienze edificanti, delinea l’importanza del sacramento del matrimonio, sottolineando che non è una formalità ma “Un dono meraviglioso che ha in sé la potenza dell’amore divino”. (AciStampa)

Dopo l’appuntamento in Irlanda, Papa Francesco aveva chiamato tutti a Roma per celebrare la famiglia, seguendo la grande intuizione di Giovanni Paolo II. Sono arrivati delegati da tutto il mondo, coordinati dal Dicastero Laici, Famiglia e Vita e dalla diocesi di Roma. La pandemia, alla fine, ha portato anche a scegliere una partecipazione locale all’incontro.

Riferendosi alle testimonianze appena ascoltate, il Papa dice che queste hanno fatto da “amplificatori”, dando voce “all’esperienza di tante altre famiglie nel mondo, che, come voi, vivono le medesime gioie, inquietudini, sofferenze e speranze. Per questo ora mi rivolgo sia a voi qui presenti sia agli sposi e alle famiglie che ci ascoltano nel mondo”.

Papa Francesco incoraggia a “partire dalla propria situazione reale, per provare da lì a camminare insieme”, come “sposi, insieme alla vostra famiglia, insieme alle famiglie, insieme con la Chiesa”. E la Chiesa, secondo il Papa, deve essere per le famiglie come “un Buon Samaritano, che vi aiuta a fare un passo in più, anche se piccolo”.

“Possiamo dire – nota Papa Francesco – che quando un uomo e una donna s’innamorano, Dio offre loro un regalo: il matrimonio. Un dono meraviglioso, che ha in sé la potenza dell’amore divino: forte, duraturo, fedele, capace di riprendersi dopo ogni fallimento o fragilità”.

Papa Francesco sottolinea che il matrimonio “non è una formalità da adempiere”, e che “non ci si sposa per essere cattolici ‘con l’etichetta’, per obbedire a una regola, o perché lo dice la Chiesa; ci si sposa perché si vuole fondare il matrimonio sull’amore di Cristo, che è saldo come una roccia”.

Il Papa ribadisce anche che “la famiglia non è un bell’ideale, irraggiungibile nella realtà. Dio garantisce la sua presenza nel matrimonio e nella famiglia, non solo nel giorno delle nozze ma per tutta la vita. E Lui vi sostiene ogni giorno nel vostro cammino”. Un cammino in cui bisogna saper affrontare la croce delle esperienze dolorose, della malattia e delle prove che la vita presenta. “chiamando per nome tutte le cause della crisi: la mancanza di sincerità, l’infedeltà, l’uso sbagliato dei soldi, gli idoli del potere e della carriera, il rancore crescente e l’indurimento del cuore”. Il desiderio che c’è nel fondo del cuore di ognuno, ricorda Francesco, è che l’amore non finisca, che la storia costruita insieme con la persona amata non s’interrompa, che i frutti che essa ha generato non vadano dispersi”.

Papa Francesco sottolinea che “nessuno desidera un amore a ‘breve scadenza’ o a ‘tempo determinato’. E per questo si soffre molto quando le mancanze, le negligenze e i peccati umani fanno naufragare un matrimonio. Ma anche in mezzo alla tempesta, Dio vede quello che c’è nel cuore”. Da lì è arrivato un cammino di risanamento, dice il Papa, perché “il perdono risana ogni ferita, è un dono che sgorga dalla grazia con cui Cristo riempie la coppia e la famiglia intera quando lo si lascia agire, quando ci si rivolge a Lui”.

Papa Francesco approva anche la scelta di rinnovare le promesse matrimoniali in una festa del perdono davanti ai figli, perché questi “uscendo dall’infanzia, si rendono conto che i genitori non sono dei ‘super eroi’, non sono onnipotenti, e soprattutto non sono perfetti. E i vostri figli hanno visto in voi qualcosa di molto più importante: hanno visto l’umiltà per chiedersi perdono e la forza che avete ricevuto dal Signore per risollevarvi dalla caduta”.

È di questa umiltà, aggiunge Papa Francesco, che i figli hanno bisogno, perché “anch’essi, infatti, nella vita sbaglieranno e scopriranno di non essere perfetti, ma si ricorderanno che il Signore ci rialza, che tutti siamo peccatori perdonati, che dobbiamo chiedere perdono agli altri e dobbiamo anche perdonare noi stessi”. “Nella vostra famiglia – dice Papa Francesco – si esprime l’ideale della fratellanza. Oltre che essere marito e moglie, voi avete vissuto da fratelli nell’umanità, da fratelli nelle diverse esperienze religiose, da fratelli nell’impegno sociale. Anche questa è una scuola che s’impara in famiglia”.

Conclude Papa Francesco: “Ogni vostra famiglia ha una missione da compiere nel mondo, una testimonianza da dare”.

Il Papa invita infine a chiedersi “quale passo in più chiede di fare la famiglia”, e di mettersi in ascolto e lasciarsi trasformare da Dio, perché “anche voi possiate trasformare il mondo e renderlo ‘casa’ per chi ha bisogno di essere accolto, per chi ha bisogno d’incontrare Cristo e di sentirsi amato”.

 

 

 

Redazione da A. di inf.

 

 

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