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S. Ildegarda di Bingen: mistica e scienziata, prima donna musicista della storia.
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La recente pubblicazione del libro “Ildegarda di Bingen e la musicoterapia”, scritto dal teologo don Marcello Stanzione, il famoso sacerdote promotore del culto degli angeli e divulgatore della figura di Santa Ildegarda e delle sue opere, insieme ad Angelo F. Gramaglia, mette in luce la grandezza di una grande mistica e delle sue molteplici capacità. In particolare evidenzia la sua dote di musicista con speciale riferimento alla musicoterapia.
Si è spinti così a richiamare con interesse l’attenzione sulla santa di Bingen, grande studiosa della natura e dell’uomo – ci ricorda Caterina Maniaci di Acistampa – mistica capace di raggiungere altezze e profondità vertiginose, Ildegarda ha maturato una profonda conoscenza in moltissimi ambiti. Capacità che la santa stessa ha affermato provenirle da Dio
come dono particolare. I suoi studi e le sue opere, infatti, sono di grande interesse e senza tempo.
Trasportata dalle ali della fede e della ragione, Santa Ildegarda di Bingen ha trascorso tutta la sua vita alla presenza della Verità nella intellezione delle realtà create e nella mistica contemplazione di Dio, evidenzia Flavia Grossi del Centro DISF. La straordinarietà di questa grande Badessa benedettina del XII secolo sta nel dono dell’aver vissuto in sintonia con l’indagine scientifica del suo tempo e le visioni mistiche che le sono valse il titolo di “Profetessa del Reno”.
Annoverata nel numero dei Dottori della Chiesa – in forza della sua «eminente dottrina e l’autorevolezza dei suoi trattati», nella proclamazione dottorale di Benedetto XVI si legge: «il suo messaggio appare straordinariamente attuale per il suo vivace incentivo al dialogo della Chiesa e della Teologia con la cultura, la scienza e l’arte contemporanea».
In un mondo che mostra sempre più di dimenticare Dio e la preghiera, e in cui lacerazioni, malesseri e carenze mettono in crisi anche la Chiesa, nel nome di questa santa, mesi fa in Spagna, è nata la Congregazione religiosa benedettina di Santa Ildegarda: ventiquattro monasteri si sono riuniti in rete dopo cinque anni di lavoro sulle costituzioni.
Nata nel 1098 da una famiglia nobile, Ildegarda a soli 8 anni entrò come oblata nell’eremo di Giuditta di Sponheim, nei pressi di Magonza. Debole e malaticcia, mostrò già in tenera età un acceso fervore religioso, che si tradusse tra l’altro in visioni divine: iniziate nell’infanzia, e che l’accompagnarono sino alla morte, giunta nel 1179. Donna dai numerosi talenti, nella sua vita fu inoltre erborista, naturalista, profetessa, scrittrice, poetessa, musicista e teologa.
Nel libro dedicato a lei da Stanzione e Gramaglia, vengono approfonditi in particolare il potere curativo della musica, i suoni, il canto gregoriano e le composizioni di Ildegarda che possiede anche questo primato: prima donna musicista della storia, con numerosi inni, responsori, antifone da lei composti.
In primo piano, dunque, la sua musica sacra che rispecchia nell’armonia della voce l’armonia del cielo. Canzoni dell’armonia celeste, musica e parole strettamente connesse, che hanno al centro Dio, il Creatore e Padre, ricco di amore verso le sue creature. E Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato, Redentore, e lo Spirito Santo.
Una parte relativamente vasta dei suoi Carmina è dedicata a Maria. S.Ildegarda definisce, in un responsorio, Maria “Mater sanctae medicinae”, madre della medicina. Colei che restituisce attraverso la nascita di Gesù la vita all’umanità perduta e riversa così l’unguento della guarigione nella ferita della morte, risuscitando la vita.
Secondo la santa ‘symphonialis est anima’, l’anima è sinfonica. A questa natura anela ogni anima; e raggiunge la vera meta l’anima che, ancorando la propria esistenza in Dio, trova unità e armonia.
== (Note sul libro: Marcello Stanzione, Angelo F.Gramaglia, “Ildegarda di Bingen e la musicoterapia. Il potere di guarigione della musica”, Gribaudi editore, pp.140, euro 10,50) ==
Redazione da s.di inf.