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La devozione di S. Teresina di Lisieux al Santo Volto di Gesù, ispirazione feconda per l’iter quaresimale
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E’ un’evenienza felice quella che vede l’Anno giubilare indetto dalla Chiesa in onore di S. Teresina di Lisieux, insieme alla commemorazione del suo 150° della nascita celebrato dall’Unesco, associati al cammino quaresimale incentrato sulla devozione al Volto Santo di Gesù, che tanto ha animato la spiritualità della mistica carmelitana.
Teresa del Bambin Gesù , Dottore della Chiesa, carmelitana scalza di Lisieux, il 6 agosto del 1896, Festa della Trasfigurazione, compone un Atto di consacrazione al Volto Santo di Gesù, che è presente in Internet e che troviamo anche nelle Opere complete di Santa Teresa del Bambin Gesù . Fu la prima a comporre questo Atto, fu la prima a portare il nome religioso del Volto Santo, la prima nel Carmelo di Lisieux, che ebbe sempre questa grandissima devozione.
La sorella Celina dice che questa santa devozione fu per Teresa del Bambin Gesù “il coronamento e la completa realizzazione del suo amore per l’umanità di Cristo; era lo specchio nel quale vedeva l’Anima e il Cuore del suo Diletto Amato, e dove lo contemplava tutto intero. Così come la fotografia del solo volto di una persona amata basta per rendercela presente”. Sempre Celina scrive: “Si può dire che la devozione al Santo Volto ha orientato tutta la vita spirituale di Teresina”. La sua stessa infanzia è stata illuminata da questa sua passione che la pervadeva totalmente da spingerla ad aggiungere al suo primo nome religioso anche quello “del Volto Santo”.
“Se si vuole conservare la giusta nota delle sue pie inclinazioni”, scrive Celina, “bisogna riconoscere che questa le supera tutte senza alcun dubbio, perché le riassume tutte. È contemplando il volto straziato di Gesù, meditando le sue umiliazioni, che attinse l’umiltà, l’amore per la sofferenza, la generosità nel sacrificio, lo zelo per le anime, il distacco dalle creature e infine tutte le virtù attive, forti, virili, che le abbiamo visto mettere in pratica”.
Tutta la santità di Teresina, riferisce Celina, viene dalla devozione al Volto Santo. “Senza conoscerlo, Teresina anticipa quanto scrisse Santa Gertrude in una rivelazione mistica nella quale Gesù le disse: «l’anima desiderosa di crescere nel bene, deve buttarsi nel mio seno. Ma se le viene voglia di portare il suo volo più lontano e di salire ancora più in alto sulle ali dei suoi desideri, si innalzi con la velocità di un’aquila, voli intorno al mio Volto, sostenuta come un Serafino, sulle ali di una carità generosa».
E questo fece suor Teresa del Bambino Gesù; e la conseguenza del suo innalzarsi fu un amore veramente serafico che produsse frutti di generosità eroica. Teresa indicò alle sue novizie il Volto di Gesù (di cui stata coniata una medaglia) come un libro dal quale attingeva la scienza dell’amore e l’arte delle virtù. Infatti, Teresina nel suo mistico blasone, da lei stessa disegnato, vicino al Santo Volto trascrisse con cura questo motto: «L’Amore non si paga che con l’amore».
Le sue lettere, la sua autobiografia, le sue poesie sono impregnate d’Amore per questo Volto benedetto. Resto convinta che fu la mia piccola sorella, dice Celina, l’ispiratrice del mio progetto di riprodurre il Santo Volto della Sacra Sindone di Torino, e che devo a lei la riuscita di questa riproduzione, eseguita nel 1904, sette anni dopo la sua morte.
Una parte dell’Atto di consacrazione:
== O Volto Adorabile di Gesù, giacché ti sei degnato di scegliere particolarmente le anime nostre per donarti ad esse, noi veniamo a consacrarle a te!…Ci sembra, o Gesù, di sentirti dire a noi: «Apritemi, sorelle mie, mie spose amate, poiché il mio Volto è coperto di rugiada e i miei capelli delle stille della notte». Le anime nostre comprendono il tuo linguaggio d’amore: noi vogliamo asciugare il tuo dolce Volto e consolarti della dimenticanza dei cattivi: ai loro occhi tu sei ancora come nascosto e ti considerano come un oggetto di disprezzo!…
O Volto più bello dei gigli e delle rose di primavera, tu non sei nascosto agli occhi nostri! Le Lacrime che velano il tuo sguardo divino, ci appaiono come Diamanti preziosi che vogliamo raccogliere per acquistare con il loro valore infinito le anime dei nostri fratelli. Dalla tua Bocca adorata abbiamo inteso il gemito amoroso: comprendendo che la sete che ti consuma è una sete d’Amore, noi vorremmo, per dissetarti, possedere un Amore infinito! Amato e diletto Sposo delle anime nostre, se avessimo l’amore di tutti i cuori, tutto questo amore sarebbe tuo!… ==
Redazione da Ag. di inf.