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Assisi: giovani “in clausura” a San Quirico. Tre giorni fra silenzio, preghiera e arte
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Originale, coraggioso e stimolante l’invito che le clarisse del monastero di clausura San Quirico di Assisi fanno ai giovani, a cui propongono l’esperienza straordinaria e coinvolgente di un fine settimana in “clausura”, da scoprire e vivere come introspezione mistica, e non solo, nella città di San Francesco.
“Immergiti nell’amore di Dio”: è il titolo del weekend di spiritualità proposto nei giorni 7-9 luglio ai giovani dai 18 ai 35 anni dalle monache di clausura del monastero San Quirico di Assisi. “Il nostro monastero – spiegano le monache al Sir – sorge a pochi passi dal centro di Assisi, all’ombra del Vescovado, luogo dove 8 secoli fa il giovane Francesco restituì i suoi abiti al padre Bernardone scegliendo Dio come unico Padre”.
Una proposta originale. “Da una decina d’anni la nostra comunità organizza dei fine-settimana per giovani ai quali si propone un piccolo itinerario di ascolto, preghiera, dialogo e confronto, nello stile semplice e fraterno di Francesco e Chiara”, aggiungono.
Ai giovani si offre “la possibilità di partecipare ai momenti liturgici della comunità, li si invita anche ad approfittare dei tempi liberi per visitare i luoghi artistici e spirituali di Assisi e, per chi lo desidera, le sorelle sono disponibili anche per un momento di colloquio personale”. Con una annotazione particolare: “per vivere questi giorni in un clima di raccoglimento si propone anche di ridurre l’uso dei mezzi di comunicazione”.
Fra queste mura è passata la storia. A San Quirico si respirano pace e vangelo. Sui volti delle monache si scorge una costante: il sorriso. Il monastero “nasce da una comunità di donne penitenti già esistente nell’ultimo ventennio del XIV secolo e prende parte alla riforma avviata dalla beata Angelina da Marsciano professando la Regola del Terz’Ordine francescano”, spiegano ancora le monache.
Per la prima volta il nome di San Quirico compare in una bolla di Papa Martino V del 1428.
“Le sorelle vissero con la Regola del Terz’ordine francescano fino al 16 giugno 1931, solennità dei santi Quirico e Giulitta, quando, guidate dall’abbadessa madre Ch. Fortunata Alessandri, professarono la Regola della Madre santa Chiara”.
In salvo ebrei e rifugiati politici. Nella lunga vicenda del monastero si ricordano in modo particolare gli anni 1943-1944, durante i quali le sorelle, collaborando con mons. Nicolini, vescovo di Assisi e con padre Niccacci, guardiano del convento di San Damiano, salvarono numerose famiglie ebree e rifugiati politici dalla persecuzione nazista.
Il sisma, la “diaspora”, il ritorno. Tra le vicende degli anni più recenti “ricordiamo l’evento sismico avvenuto il 26 settembre 1997” che “causò notevoli danni all’intero edificio, tanto che la comunità dovette lasciare il monastero la sera stessa di quel giorno, trovando ospitalità presso il convento Ss. Annunziata dei frati minori di Amelia (Terni)”. Nel 1998 iniziarono i lavori di ristrutturazione e le monache poterono rientrare nel monastero il 20 dicembre 2000.
Le giornate di silenzio in clausura prevedono per i giovani partecipanti questa impostazione. Venerdì: nel pomeriggio, intorno alle 15.30, dopo un primo momento di presentazione tra i partecipanti, si introduce il tema che si vuole affrontare;
ore 18.00, preghiera del vespro; alle 19.30 la cena; ore 20.30 preghiera di compieta. Sabato: ore 7.15 lodi; ore 7,45 messa; preghiera dell’ora terza; a seguire colazione. Ore 9.30, incontro di lectio divina e tempo personale di meditazione e preghiera.
Alle ore 12.20 pranzo; 15.40 ora nona; catechesi accompagnata da un’opera d’arte e ancora tempo personale; alle 18.00 preghiera del vespro, cena e alle 21.00 veglia di adorazione.
Domenica: ore 7.15 preghiera delle lodi, seguita dalla messa e alla preghiera dell’ora terza. Quindi colazione, incontro di condivisione. Le partenze sono previste dopo il pranzo.
Per informazioni e iscrizioni: tel. 075.812688, quirico@chiesainumbria.it.
Redazione da Ag. di inf.