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Messina. Montevergine: la badessa Madre Agnese Pavone piange la perdita della mamma e ringrazia per vicinanza e affetto ricevuti
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Con cordoglio intensamente sentito, siamo affettuosamente vicini a Madre Maria Agnese Pavone, Abbadessa del monastero di Montevergine, insieme alle consorelle compartecipi in unità fraterna, per il grave lutto che l’ha colpita. Il suo messaggio doloroso con cui ha comunicato la perdita della madre: “la mia carissima mamma Caterina il 20 luglio scorso ci ha lasciati per volare in cielo. Il distacco dalla mamma é un pezzo di vita che va via con lei….- è la sua dolente esternazione. E vi chiedo una preghiera per lei, per me e per i familiari”.
Per la prossimità e l’affetto ricevuti da parte di tanti, Madre Agnese intende esprimere i suoi sentimenti di profonda gratitudine, così, in modo esteso, affettuoso e commosso.
Carissimi Amici,
il Signore vi dia pace!
Un profondo senso di gratitudine sgorga sincero dal mio intimo per la prossimità e l’affetto grande con cui mi avete sostenuta in questo momento fortemente doloroso della mia vita. Ho percepito tutta la vostra vicinanza spirituale, che ha addolcito l’amarezza del distacco di un legame d’amore unico e speciale nel cammino terreno di ciascuno di noi. È la mamma che svela la tenerezza dell’amore di Dio, la dolcezza del Suo Volto.
È lei che amandoci ci ammaestra ad amare, nutrendoci ci prepara a nutrire, curandoci ci insegna a curare. È sempre lei il riflesso della maternità della Vergine Maria, modello di ogni madre spirituale. Così, è stato anche per me nella mia storia personale di clarissa. Rendo lode al Signore che mi ha beneficata con tanta grazia, con il dono di mia mamma Caterina insieme a tutta la Comunità.
Ci è sempre stata vicina, pregando per tutte noi e in particolare per le Sorelle ammalate, ogni volta che ci sentivamo al telefono mi chiedeva notizie del loro stato di salute. Era felice quando condivideva con noi gli ortaggi e la frutta che lei coltivava con le sue mani, diceva che il suo orto era benedetto da Santa Eustochia, perché diceva: le cose che semino si moltiplicano.
Negli ultimi tempi, nonostante le delicate condizioni di salute, ha lavorato per il culto di Santa Eustochia, confezionava le reliquie, dicendo di sentirla come una missione irrinunciabile. Pensava a tutte le persone che le avrebbero ricevute, immedesimandosi nei loro cuori afflitti e desiderosi di speranza. Ha pregato e
accompagnato i Novelli Sacerdoti del nostro paese di San Pier Niceto sin dall’ingresso in Seminario. Ci è stata specchio e modello di fede, speranza e carità. Il Signore rivolga a lei il Suo Volto e la ricompensi con le meravigliose parole: «Oggi sarai con me in paradiso». Il Signore vi benedica e custodisca. Con immenso affetto a tutti il mio grazie, insieme ai miei Familiari.
Sr. Maria Agnese