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Addio ad Alfredo Leto, memorabile colonna portante della Gazzetta del Sud
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La recente scomparsa di Alfredo Leto, all’età di 90 anni, storico e amato giornalista della Gazzetta del Sud, è una grave perdita per il giornalismo messinese, ma anche per il mondo dell’informazione. E’ un lutto che segna la conclusione dolorosa di un’epoca felice, vissuta da Leto già dai primordi quando il Quotidiano cittadino aveva l’oro in bocca.
Il suo trapasso Lascia un segno profondo di nostalgia e tristezza, insieme ad un ricordo denso di sentimenti di amicizia, stima, collaborazione intelligente e fattiva, che rimane in me ben custodito nella memoria, così come certamente in tutti coloro che hanno avuto modo di lavorare con lui per tanti anni alla Gazzetta del Sud, di cui e’ stato una memorabile colonna portante.
Giornalista professionista, iscritto all’Ordine di Sicilia dal 10 settembre 1955, dalla personalità spiccata e cattolico fervente, svolgeva la professione all’insegna di passione e serietà esemplari, con una correttezza, una precisione e un rispetto dei canoni deontologici che facevano di lui un punto di riferimento sicuro per i colleghi. Aveva cominciato a collaborare con il Corriere di Sicilia, Nazione Sera, Momento Sera, Gazzettino Sera, La Notte, France Presse, Associated Press, Notiziario di Messina e della Calabria, Tribuna del Mezzogiorno.
Poi, durante il lavoro presso quest’ultimo quotidiano, viene chiamato a svolgere la professione di giornalista alla Gazzetta del Sud dall’editore Uberto Bonino, su proposta di Nino Calarco con cui opererà sempre in stretta intesa, raggiungendo nel tempo vari livelli professionali fino a quello di vice direttore unico. E’ andato in pensione a gennaio del 2003 dopo 50 anni di giornalismo, dei quali 48 trascorsi alla Gazzetta. Dal 1998 è stato consigliere di amministrazione della Fondazione Bonino Pulejo, di cui è dirigente la figlia Margherita.
Ai famigliari, agli amici della Gazzetta del Sud e della Fondazione Bonino Pulejo il vivo cordoglio mio e della Redazione di Messina Religiosa.
Anastasio Majolino