MESSINA – Recuperiamo la nostra identità per una città più vivibile (di Giuseppe Ruggeri)

Redazione1
di Redazione1 Luglio 15, 2016 17:15

MESSINA – Recuperiamo la nostra identità per una città più vivibile (di Giuseppe Ruggeri)

All’esigenza di avere una città più vivibile, non corrispondono adeguate azioni dei messinesi

Il progressivo processo di ‘spersonalizzazione’ che si è andatoPanorama di Messina realizzando nelle città del nostro tempo – l’impiego del termine non è casuale né vuole essere spropositato in quanto ogni città, si è visto, possiede una propria e specifica personalità – è tale da non poter non comportare la perdita dell’identità anche individuale. Il cittadino che non si riconosce nella propria città è destinato a smarrire, nel tempo, anche i connotati della sua stessa individualità.

L’individualità, infatti, è un complesso di aspetti della personalità che s’intrecciano strettamente con luoghi e simboli della città mediante la memoria. La graduale disaffezione verso la memoria ha compromesso questo legame rendendolo sbiadito e quasi inconsistente. E’ da tale presupposto che origina, al giorno d’oggi, il mancato contatto dell’individuo con il proprio tessuto urbano, il che sta alla base del crescente imbruttimento delle città, la loro perdita Città brutta °d’armonia, lo sviluppo incontrollato – e afinalistico – dell’urbanizzazione.

Il succedersi di piani regolatori sempre meno a misura d’uomo, contrassegnati come sono da un’espansione ‘palazzinara’ che s’arrampica sulle colline e deturpa le riviere ne è l’indizio rivelatore. Il controllo delle situazioni di rischio geologico, al giorno d’oggi, è davvero basso e solamente le catastrofi, quando purtroppo avvengono, hanno il merito di scuotere – ma per quanto tempo? – le coscienze dei politici e dei professionisti di settore. E’ così che le città continuano a crescere in modo caotico nel segno della superfetazione edilizia e della rinuncia a quegli spazi aggregativi che ne compendiano la sostanziale ‘vivibilità’ oggi sistematicamente negata ai loro abitanti.

Il recupero dei luoghi-simbolo fa un tutt’uno, allora, con la volontà di ricostituzione di uno spirito aggregativo progressivamente svuotatosi negli anni, e che deve riconoscereCristo Re ° nella riconformazione dell’identità collettiva la sua meta principale. E’ il caso della nostra città, di Messina, che non possiede ancora i connotati fisici della megalopoli, ma di certo già ne assomma le criticità, poiché la mancanza del senso d’appartenenza ha scavato un solco profondo tra i suoi abitanti e l’atteggiamento di rispetto e di condivisione che ciascuno dovrebbe avere nei confronti di chi gli sta vicino.

Il cittadino messinese vuole una città più vivibile ma in sostanza non fa nulla perché ciò avvenga, anzi pone in essere comportamenti che palesemente confliggono con quest’obiettivo. Uno dei motivi di questi comportamenti potrebbe essere il generaleMessina Città ° abbandono in cui versa la sua città, la sua pressoché totale mancanza di senso estetico, il che ingenera in lui reazioni ulteriormente distruttive – sosta selvaggia, sporcizia, atti vandalici – che vieppiù aggravano le già precarie condizioni del contesto urbano.
E bisognerà anche rivolgere un occhio particolare alle infrastrutture che debbono essere rafforzate e portate anche altrove rispetto al centro, come anche arricchire e dare un significato preciso al verde pubblico, vero e proprio arredo della città, che le dà un volto vivo e vitale e la connota. Una città che dovrà sfruttare anche le sue molte vocazioni – a cominciare da quella marinara – sicché i piani regolatori dovranno assecondare il paesaggio comportandosi così in armonia con quelli che sono i tratti distintivi del tessuto urbano.

La valenza del paesaggio è fondamentale a Messina e in generale in tutte le città che s’affacciano sul mare e dunque posseggono da sempre una conformazione che deve essere rispettata evitando ad esempio l’assalto edilizio della panorama Messina °costa, con effetti devastanti non solo sotto il profilo estetico ma anche in termini d’impatto ambientale.
Ma queste sono solo delle premesse. La strada da spianare è tutta davanti e non bisogna aver paura di affrontarla.
Recuperiamo l’identità. Viviamo meglio Messina.

 

Giuseppe Ruggeri

Redazione1
di Redazione1 Luglio 15, 2016 17:15

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