MESSINA – Celebrata la Festività di San Giovanni Battista, Patrono dei Cavalieri di Malta
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Commemorazione avvenuta nella storica sede messinese dell’Ordine di Malta, la prima nata, quasi in contemporanea, dopo quella di Gerusalemme
E’ stata una celebrazione solenne e particolarmente significativa, quella che si è svolta nel tempio gerosolimitano di San Giovanni di Malta. Non solo perché intesa a festeggiare il grande Santo precursore di Gesù Cristo: uno dei più importanti profeti – anello di congiunzione tra il Vecchio e il Nuovo Testamento – ma anche perché questa cerimonia ci proietta indietro nel tempo, a più di 900 anni fa, insieme alla nobile storia del Sovrano Ordine di Malta, che fin dai suoi inizi è stato legato a questo Santo, eletto a suo protettore.
Una commemorazione, dunque, in cui si è avvertita l’eco di un passato lontano, le cui radici affondano nella storia del Cristianesimo al tempo in cui a Gerusalemme, tra l’XI e il XII secolo, nacque, ad opera dei “Frati ospedalieri”, una chiesa dedicata a S. Giovanni, e accanto una casa-ospedale dedicata ad accogliere i pellegrini e curare gli ammalati. Da allora, questa prima Comunità, divenuta nel 1113, “Ordine degli Ospedalieri” per disposizione papale, e in seguito chiamata Ordine di Malta, ha sempre prestato generosamente la propria opera per il bene materiale, oltre che spirituale, dei sofferenti e dei bisognosi.
Così, nell’antica chiesa di San Giovanni di Malta – alla presenza del rettore della chiesa, mons. Angelo Oteri, dei cappellani mons. Nino Caminiti e don Antonio Cipriano, delle autorità civili e militari cittadine, dei componenti del Consiglio della Delegazione Granpriorale e un folto pubblico – si è svolta la solenne concelebrazione liturgica, presieduta dall’Amministratore Apostolico mons. Benigno Papa, e animata dalla Corale “Eugenio Arena”, diretta da Giulio Arena, in onore del grande Santo, sotto la cui egida i Cavalieri di Malta hanno sempre operato.
Dopo il caloroso saluto che mons. Angelo Oteri, ha rivolto a mons. Benigno Papa, con espressioni di affetto, gratitudine, solidarietà e assicurazione di preghiera a sostegno dell’impegno che egli sta svolgendo come guida della Chiesa messinese, il presule – a sua volta – si è soffermato a spiegare l’importanza che la figura del Battista ha nell’opera di testimonianza e di preparazione alla venuta del Salvatore. Il compito fondamentale che il profeta svolge – ha spiegato mons. Papa – si sintetizza in un messaggio assai incisivo che viene trasmesso mediante l’esempio concreto di una esperienza di vita sacrificale e integerrima, da cui scaturiscono gli ammonimenti chiari e forti che invitano alla conversione e alla penitenza.
Dunque, è questa , in sintesi, la missione di Giovanni: tesa a spianare la strada all’avvento del Messia, perchè tutti abbiano ad accoglierlo e a credergli per mezzo della sua opera. Un modello esemplare – ha concluso il celebrante – da cui tutti i cristiani debbono trarre insegnamento, al fine di mettere in evidenza, attraverso la loro vita e le loro azioni, le verità e le opere evangeliche che conducono al Salvatore.
Ed è proprio questo il programma che anima la volontà vocazionale dell’Ordine di Malta, fin dalla sua antica fondazione ad oggi – come ha ribadito nel suo messaggio di saluto ai presenti, a chiusura della cerimonia, il professore Giuseppe Romeo Vagliasindi, a nome della Delegazione Granpriorale di Messina. “Una sede – ha ricordato Romeo – che può vantare una nascita quasi contemporanea a quella di Gerusalemme; la prima sorta dopo quella principale, e che, nel tempo, è stata sede del Gran Priorato di Sicilia. Ebbene, lo spirito che anima la vocazione di quest’Ordine laicale – ha affermato Romeo – è proprio quello stesso che ci proviene da San Giovanni Battista che oggi celebriamo quale nostro protettore, “dal cui insegnamento ci sentiamo incitati ad essere saldi nella fede ed efficaci nelle opere; quindi a mettere in pratica i due carismi dell’Ordine a lui consacrato; cioè l’efficacia nell’azione caritatevole e la fermezza nella confessione della fede”.
Una missione – ha continuato il professore Romeo – che Papa Francesco, nel suo primo incontro con il nostro Gran Maestro, con l’intento di volerla incentivare, ha detto: “continuate la vostra missione con coraggio”. Ed è quanto l’Ordine di Malta ha sempre fatto, e continua a fare anche oggi, operando in più di 120 Paesi nel mondo.
Infine, A dare un contributo conclusivo alla cerimonia, quale rafforzamento delle attestazioni di religiosità organizzata, che fanno parte delle finalità di un Ordine laico ricco di storia e di tradizione, con una identità spiritualmente ben caratterizzata e ispirata alla spiccata personalità di questo grande Santo, il conte Carlo Marullo di Condojanni, ha presentato, evidenziandoli minutamente, i contenuti della “Preghiera quotidiana dei Cavalieri di Malta”, che sotto riportiamo.
Anastasio Majolino
Preghiera quotidiana dei
Cavalieri dell’Ordine di Malta ~
“Signore Gesù, che vi siete degnato farmi partecipare alla Milizia dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, vi supplico umilmente per la intercessione della Beata Vergine di Filermo, di San Giovanni Battista e di tutti i Santi, di aiutarmi a restare fedele alle tradizioni del nostro Ordine, praticando e difendendo la Religione Cattolica, Apostolica, Romana, contro le empietà, ed esercitando la carità verso il prossimo, specialmente verso i poveri e gli infermi. Datemi infine le virtù necessarie per realizzare secondo lo spirito del Vangelo, con animo disinteressato e profondamente cristiano, questi santi desideri per la maggior gloria di Dio, la pace del mondo ed il bene dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme”