- Guerra in Ucraina. L’arcivescovo Shevchuk: “Una pace ingiusta sarà causa di altre guerre”
- Movimento per la vita. Casini (presidente): “Fare di tutto per accogliere la vita e difenderla”
- Censis su religiosità italiani, Nembrini: “Tornare alle origini e seguire la strada tracciata dai santi di oggi”
- La Santa Sede dopo l’elezione di Trump, l’augurio del Segretario di Stato Parolin
- Clarisse di Sicilia. Monastero di Castelbuono, l’elevazione dello spirito a Dio tra preghiera, lavoro e fraternità
- Alluvioni in Spagna, tra i volontari che aiutano anche tanti sacerdoti, suore e giovani delle diocesi.
Focolari: 80° della fondazione, Papa Francesco: siate sempre artigiani di fraternità e di pace
Articoli collegati
Sono passati ottanta anni da quando Silvia Lubich decise di consacrarsi completamente a Dio mentre andava a fare la spesa, era il 7 dicembre 1943. Prenderà il nome di Chiara, e nel tempo buio della guerra darà vita al primo focolare, rimanendo a Trento mentre la sua famiglia sfollava. Oggi il Movimento dei Focolari è una solida realtà nel mondo, guidato da Margaret Karram, presidente, secondo successore di Chiara dopo due mandati di Maria Voce. A loro, Papa Francesco chiede di continuare il cammino, tutto dedicato all’unità. (Acistampa)
Ricorda Papa Francesco: “Proprio alla vigilia della Solennità dell’Immacolata, il ‘sì’ di Maria divenne il ‘sì’ di Chiara, generando un’onda di spiritualità che si è propagata in tutto il mondo, per dire a tutti che è bello vivere il Vangelo con una sola semplice parola: unità”.
Papa Francesco ricorda ai membri del Movimento che “in questi ottant’anni, avete fatto risuonare questo messaggio in mezzo ai giovani, alle comunità, alle famiglie, alle persone di vita consacrata, ai sacerdoti e ai vescovi; e anche in diversi ambienti sociali: dal mondo della scuola a quello dell’economia, da quello dell’arte e della cultura a quello dell’informazione e dei media; e in particolare negli ambiti dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso”.
Il Papa li definisce “strumento attivo di una grande fioritura di opere, di iniziative, di progetti e soprattutto di ‘rinascite’, di conversioni, di vocazioni, di vite donate a Cristo e ai fratelli. Di tutto questo oggi vogliamo rendere grazie a Dio”. Poi ricorda il suo discorso all’Assemblea Generale del Movimento nel 2021, quando sottolineò tre aspetti per il cammino: “Vivere con fedeltà dinamica il carisma, accogliere i momenti di crisi come opportunità per maturare, incarnare con coerenza e realismo la spiritualità”.
Papa Francesco ribadisce e ripercorre quei tre carismi. Chiede di “lavorare perché sempre più si realizzi il sogno di una Chiesa pienamente sinodale e missionaria”, a partire dalle comunità per favorire uno “stile di partecipazione e corresponsabilità anche a livello di governo”, favorendo e diffondendo “un clima di ascolto reciproco e di calore familiare, in cui ci si rispetta e ci si prende cura gli uni degli altri, con particolare attenzione a chi è più debole e bisognoso di sostegno”.
Quindi, la fedeltà al carisma. Il Papa chiede ai focolarini (così vengono chiamati, ma il nome ufficiale del movimento è Opera di Maria) di “seminare unità portando il Vangelo, senza mai perdere di vista l’opera di incarnazione che Dio continua a voler realizzare in noi e attorno a noi per mezzo del suo Spirito, perché Gesù sia buona notizia per tutti, nessuno escluso, e «perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21)”.
Infine, l’impegno per la pace, perché “dopo due millenni di cristianesimo, infatti, l’anelito all’unità continua ad assumere, in tante parti del mondo, la forma di un grido straziante che chiede risposta. Chiara l’ha sentito durante la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, e ha deciso di dare tutta la sua vita perché quel ‘testamento di Gesù’ potesse realizzarsi”.
In un mondo tuttora pieno di conflitti, chiosa Papa Francesco, c’è bisogno di “artigiani di fraternità e di pace tra gli uomini e tra le nazioni”, e “solo dall’amore nasce il frutto della pace. Per questo vi chiedo di essere testimoni e costruttori della pace che Cristo ha realizzato con la sua croce, sconfiggendo l’inimicizia”.
Infine, il Papa chiede di vigilare, perché “l’insidia della mondanità spirituale rimane sempre in agguato. Occorre, perciò, che anche voi sappiate reagire con decisione, coerenza e realismo.
Redazione da Ag. di inf.