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Papa Francesco: “la Chiesa è un cantiere sempre aperto, così la formazione presbiteriale”
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In un discorso agli studenti del Seminario Arcivescovile di Napoli, che compie 90 anni di fondazione, durante il quale Papa Francesco tiene a sottolineare ai futuri sacerdoti che “la formazione al presbiterato è un cantiere perché mai possiamo sentirci arrivati”, ai seminaristi si dice innanzitutto grato “per aver risposto alla chiamata del Signore e per la disponibilità a servire la Chiesa”. Li incoraggia quindi a “coltivare ogni giorno la bellezza della fedeltà, con entusiasmo e impegno, consegnando la vostra vita all’incessante opera dello Spirito Santo, che vi aiuta ad assumere la forma di Cristo”. ((Acistampa)
Papa Francesco sottolinea poi che “la formazione non finisce mai, dura tutta la vita”, e che se questa si interrompe “non si rimane dove si era, ma si torna indietro”.
Il Papa rammenta che “la Chiesa è un cantiere sempre aperto”, che significa che è in cammino, chiamata a “vincere la tentazione di preservare se stessa e i propri interessi”, e il suo lavoro principale, “l’essenziale”, è “camminare in compagnia del Crocifisso risorto”, ed è questo che è richiesto ai seminaristi, ovvero di essere “ministri che sanno adottare uno stile di discernimento pastorale in ogni situazione, sapendo che tutti, preti e laici, siamo in cammino verso la pienezza e siamo operai di un cantiere in costruzione”.
Papa Francesco ricorda che “non possiamo offrire alla realtà complessa di oggi risposte monolitiche e preconfezionate, ma dobbiamo investire le nostre energie annunciando l’essenziale, che è la misericordia di Dio, e manifestandola attraverso la vicinanza, la paternità, la mitezza, affinando l’arte del discernimento”.
Dunque, è “un cantiere” anche il cammino di formazione al presbiterato, e “non bisogna mai commettere l’errore di sentirsi arrivati, di ritenersi già pronti davanti alle sfide”. Tutti sono chiamati “a mettersi in gioco nella verità, per lasciare che sia Dio ad edificare nel corso degli anni la sua opera”.
Papa Francesco invita quindi a non aver paura di “lasciare agire il Signore nella vostra vita”, che “farà maturare il vostro entusiasmo attraverso la croce”, ma questo non deve spaventare, perché si tratta, sì, di “un lavoro faticoso”, ma che, se vissuto senza rigidità e con sincerità, coltivando la vita interiore, porterà a “scoprire la tenerezza del Signore dentro le vostre fragilità e nella gioia pura del servizio”. Il Papa invita soprattutto a “lavorare sulla maturità affettiva e umana”, perché “senza non si va da nessuna parte.
Il seminario stesso, argomenta il papa, è un cantiere, perché “sulla formazione sacerdotale è in atto un processo che comprende nuove domande e nuove acquisizioni: gli itinerari di formazione stanno subendo molte trasformazioni, in ascolto delle sfide che attendono il ministero sacerdotale e richiedono da parte di tutti impegno, passione e sana creatività”.
Il Papa ricorda che “si sperimentano nuove esperienze pastorali e missionarie, con l’intento di favorire il graduale inserimento nella futura vita ministeriale; si ipotizzano tempi di interruzione nel percorso per favorire la maturazione individuale”, e che queste sono novità da accogliere.
Papa Francesco infine auspica che la comunità del seminario percorra “questa strada di conversione e rinnovamento”.
Redazione