- Timor Leste. La Messa del Papa alla spianata di Taci Tolu di Dili: “la nascita di un bambino è un momento luminoso”
- Terra Santa. P. Zelazko: “Nelle kehillot dove israeliani e palestinesi pregano in ebraico”
- Clarisse di Sicilia, le claustrali del monastero Santa Chiara di Caltanissetta raccontano la loro storia
- Messina, grave dolore a Montevergine: le Clarisse piangono la morte della consorella suor Agostina Sperandeo del Divino Amore
- Fondazione Missio, don Vitali: “Per essere buoni missionari bisogna essere buoni membri della Chiesa.
- Missioni. 50 anni di sacerdozio e una vita spesa per i poveri della Costa d’Avorio
Apertura Giochi Olimpici, la Santa Sede: “Deploriamo l’offesa arrecata ai credenti”
Articoli collegati
- ANGELUS, 17 dicembre – Il Papa: “Davanti al presepe, lasciatevi attirare dalla tenerezza di Gesù Bambino nato povero e fragile in mezzo a noi”
- All’angelus, Papa Francesco: “La famiglia è un tesoro prezioso da sostenere e tutelare”
- Ucraina, Ordine di Malta: soccorsi per gli sfollati con distribuzione di cibo caldo. Aiuti anche dalla Germania
In un comunicato della Santa Sede pubblicato ieri sera si legge: “La Santa Sede è rimasta rattristata da alcune scene della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi e non può che unirsi alle voci che si sono levate nei giorni scorsi per deplorare l’offesa arrecata a molti cristiani e credenti di altre religioni”. (Acist.)
La nota vaticana arriva a distanza di una settimana dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi in cui è stata rappresentata una versione irriverente dell’Ultima Cena con drag queen come protagoniste.
“In un evento prestigioso in cui tutto il mondo si riunisce per condividere valori comuni – afferma la nota vaticana – non dovrebbero esserci allusioni che ridicolizzano le convinzioni religiose di molte persone. La libertà di espressione, che ovviamente non viene messa in discussione, è limitata solo dal rispetto per gli altri”.
Nei giorni scorsi diversi cardinali e vescovi avevano pubblicato e firmato una lettera-appello al Comitato Olimpico Internazionale per protestare contro la rappresentazione ritenuta blasfema.
Subito dopo la rappresentazione, la Conferenza Episcopale Francese aveva pubblicato un comunicato di protesta per l’accaduto.
Redazione da Ag. di inf.