MESSINA – Santa Eustochia, rinnovata l’offerta del “cero votivo”, con “atto di affidamento” alla sua protezione
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Il tradizionale rito celebrativo in onore della Santa clarissa, in osservanza dell’ antico decreto del Senato messinese, emanato il 2 luglio 1777.
E’ stata una celebrazione rituale di grande significato religioso, tradizionale e culturale, quella che si è svolta nell’atrio dell’antico Monte di pietà, con cui i messinesi – per mano del sindaco Renato Accorinti – hanno rinnovato l’offerta del “Cero votivo” a Santa Eustochia Smeralda, Copatrona di Messina; e alla cui protezione si sono affidati mediante lo stesso documento – letto dalla presidente del consiglio comunale Emilia Barrile – vergato dai loro avi in epoca remota.
Si è perpetuato così, nel segno di una grande devozione cittadina, il solenne adempimento di una e antichissima promessa formulata dagli antichi Padri, parecchi secoli fa. Un gesto di rinnovata riconoscenza e preghiera che la città compie fedelmente ogni 22 agosto, in conformità al decreto del Senato messinese, emesso nel lontano 2 luglio 1777, con cui, si formulavano solenni voti per onorare e chiedere aiuto soprannaturale – causa grave pericolo di pestilenza – attraverso l’intercessione della grande mistica francescana, cui la città si era rivolta con fiduciosa preghiera mediante uno speciale “Atto di affidamento” .
Si è ripetuto così un gesto rituale cittadino di grande valore religioso: un significativo ponte tra passato e presente, divenuto tradizione consolidata, collegato ad una memoria storica da cui provengono i segni inequivocabili di una identità messinese caratterizzata da profonda spiritualità.
Identità che, traendo vigore da un passato ricco di valori e conoscenze, coincide naturalmente con la memoria culturale collettiva (depositaria delle norme sacrali codificate), assai indicativa della religiosità di Messina, città mariana dai primordi del Cristianesimo e Terra di Santi. Che, con questo rito, ha rivissuto, e riconfermato, la validità di una manifestazione di religiosità unitaria – alla presenza di tutte le Autorità civili, militari, religiose e di tanti messinesi, rivolta a chiedere l’aiuto divino per il bene dei cittadini, delle loro famiglie e della città tutta, attraverso l’intercessione della Santa clarissa.
La ritualità celebrativa della importante serata – animata dalle Corali “Eugenio Arena e S. Maria Goretti – ha avuto poi il suo degno coronamento liturgico con la solenne concelebrazione Eucaristica, presieduta dall’Amministratore Apostolico mons. Benigno Luigi Papa. Il quale si è detto particolarmente contento di aver partecipato ad un rito così importante per Messina, in cui un intenso spirito di preghiera è stato al centro della manifestazione, così come dovrebbe sempre essere fra gli uomini, in quanto, oltre che mezzo di unione con Dio, la preghiera è anche potente strumento di pacificazione e fattiva unione fra tutte le parti sociali. Al termine della celebrazione, la serata si è conclusa con la tradizionale visita di omaggio al corpo incorrotto della Santa, nella cappella di Montevergine.
A.M.