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Natale: l’amorevole sorriso di Dio manifestato nel volto del Bambino di Betlemme
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= Alcune riflessioni su spiritualità natalizia espresse da un Parroco illuminato =
Natale, è “l’inedito di Dio”: l’’evento inimmaginabile del suo entrare nella storia dell’uomo, sorprendendolo mediante la disarmante piccolezza di un Bambino dal volto sorridente e le mani protese per l’abbraccio.
Natale è Dio che si fa uomo per incontrare ogni uomo, è Dio che si fa incontro ad ogni persona nell’impotenza delicata di un bimbo, bisognoso di tutto, incapace di parlare, di agire, di imporsi, desideroso solo di proporsi a chi lo accoglie nella piena libertà. E’ l’evento straordinario e strepitoso vissuto nel silenzio e nell’umiltà della normalità della nascita di un bambino, di fronte a pastori chiamati a diventare primi testimoni. E l’amore di Dio che diventa carne e storia in Gesù, perchè ogni carne umana e ogni storia umana diventi Amore di Dio. E’ gioire per il Dio Bambino e contemplare nel suo sorriso il sorriso di Dio.
Natale è il cielo e la terra che si uniscono per cantare la nascita di Gesù; è il canto luminoso degli angeli assieme a quello stupito dei pastori. Natale è Dio che si compiace di rendere grande ciò che è piccolo, umile, semplice; è Dio che si abbassa fino a toccar terra per alzare a divinità ogni uomo che si lascia incontrare ed amare; è Dio che condivide la nostra condizione terrena come la fame, la gioia, il dolore.
Natale è scoprire che la verità della nostra vita non va cercata alla superficie; è Dio che viene incontro all’uomo da accogliere fraternamente e quotidianamente. E’ raccogliersi nell’interiorità ed intimità per vivere il silenzio e l’adorazione di fronte all’evento della nascita del Signore Gesù e alle parole che l’annunciano.
Natale è per tutti, per ogni uomo e donna; è Dio che è venuto per tutti: e così ormai non gli è più possibile senza di noi e senza l’umanità nella storia ritrovare il fulgore della sua gloria. E’ la risposta gioiosa dell’amore di Dio a quanti vivono solitudini, estraneità, a quanti soffrono angoscia e abbandono, a coloro che sperimentano sofferenza e morte.
Natale è lasciare che Dio operi nella storia umana, è lasciarsi fare e manipolare dalla creatività inedita del suo Spirito, è stare con semplicità di cuore davanti alla culla del Bambino che ci sorride. Natale è invito a credere e a sperare; invito ad accogliere la luce di Betlemme per contemplare il futuro di Dio nel presente della nostra umanità.
Natale è la gioia incontenibile e sempre nuova che pervade l’universo penetrando nel profondo del vissuto di ogni vivente. Natale è fare del proprio cuore, della propria famiglia, casa, abitazione, della propria parrocchia, una dimora vivente al Signore che sempre viene per abitare dove noi abitiamo: è fare del nostro cuore la sua culla.
Natale è l’uomo che si si sente interpellato da Dio con tutto il suo essere; è la vita di ogni uomo chiamata a misurarsi con lui per essere trovata “in” lui al suo ultimo e definitivo ritorno.
Natale è la vita umana preziosa agli occhi di Dio; le nostre miserie e fragilità coperte dal suo amore; le nostre attese e desideri riempiti della sua grazia; le nostre paure ed angosce fugate dalla sua grazia e luce e gioia; la nostra vita il canto di ringraziamento, la nostra storia il luogo della sua presenza, il nostro cuore il luogo della sua dimora.
Redazione da s. di inf.