MESSINA – Nella “3^ Giornata Sociale Diocesana”, avviati i laboratori territoriali per una Pastorale Sociale più incisiva

Redazione1
di Redazione1 Novembre 25, 2016 19:10

MESSINA –  Nella “3^ Giornata Sociale Diocesana”,  avviati i laboratori territoriali per una Pastorale Sociale più incisiva

Laboratori territoriali di Pastorale Sociale, come “strumento di democrazia partecipativa e deliberativa”, da mettere in atto mediante tavoli di lavoro in varie sedi della città e dellaimg_1420-r-c Diocesi, è l’obiettivo messo al centro dell’impegno programmatico operativo avviato nel corso della “3^ Giornata Sociale Diocesana”. L’incontro, si è svolto nell’aula Cannizzaro dell’Università di Messina, indetto dall’”Ufficio per i problemi sociali e il lavoro” della diocesi, diretto da don Sergio Siracusano, con la collaborazione della Consulta delle Aggregazioni laicali e della Caritas, cui hanno aderito anche numerose associazioni cattoliche.
Il tema di “questo incontro di lavoro – ha sottolineato don Sergio Siracusano nel suo intervento introduttivo – rappresenta un altro tassello nel cammino compiuto in questi anni, svolto all’insegna del proposito di dare un impulso efficace perché si possa migliorare il modo di mettere img_1427a frutto l’impegno dei cattolici nel mondo di oggi, nella scia della linea guida di fondo “abitare da cristiani la città”. Per cui, piuttosto che intrattenersi ad approfondire soltanto aspetti di carattere concettuale propositivo, si è voluto dare spazio, invece, alla introduzione di schemi di lavoro incentrati su forme di concretezza operativa sul territorio. Soprattutto nel cercare di stimolare il coinvolgimento delle energie provenienti “dal basso”, quale fattivo contributo di partecipazione e deliberazione dei cattolici che vivono e agiscono nei rispettivi luoghi della diocesi. Un’operazione che si inserisce bene nel quadro di quanto viene promosso da alcuni anni dall’Arcidiocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela, con il progetto rivolto a dare risposte vantaggiose alle esigenze derivanti dalle problematiche riguardanti i diversi contesti sociopolitici locali.

L’importanza di questa impostazione programmatica – ha specificato nel suo intervento il segretario della Consulta delle Aggregazioni Laicali, prof. Dino Calderone – trova il suo fondamento nella convinzione che per influire con efficacia sull’organizzazione socio politica, in modo da ricavarne risultati soddisfacenti, non bastano la denuncia e le varie forme di protesta. Mentre, invece, per ottenere risultati capaci di migliorare coordinamento sociale e politiche di governo, ha sottolineato il relatore, è necessario giovarsi dello strumento della consultazione, che costituisce una componente importante del processo democratico. Si tratta infatti di uno strumento sociale che permette di trarre utili informazioni dalle osservazioni, dai punti di vista, dalle esperienze e dalle idee degli img_1426-r-cinteressati. Da cui deve seguire – ha continuato Calderone – il momento partecipativo che richiede la presenza concreta delle parti interessate nel processo di pianificazione, nella discussione dei problemi e nell’apporto di contributi per la loro risoluzione. E’ da queste premesse che si può accedere in modo efficace all’atto della deliberazione, e quindi a quello della decisione. Questi gli strumenti democratici – ha tenuto a precisare Dino Calderone – che il Laicato deve saper mettere in atto per rendere efficace una Pastorale sociale intesa ad alzare il livello di controllo e di stimolo per il miglioramento delle funzioni civili e sociopolitiche.

A questa significativa prolusione, ha fatto seguito la parte pratica dei lavori, dedicata a mettere in atto una esperienza partecipativa che, sotto la guida di Enrico Pistorino, rappresentante della Caritas diocesana, ha coinvolto i presenti nella realizzazione di un tavolo di lavoro, quale prototipo introduttivo di quelli che si svolgeranno nei prossimi mesi a img_1429-r-cS. Matteo – Giostra, alla Sacra Famiglia – Cep, a S. Caterina – città e a Terme Vigliatore.
Ad apertura dei lavori, il prof. Francesco De Domenico, direttore generale dell’Università di Messina, insieme al saluto personale e a nome dell’Istituzione che rappresenta, ha espresso parole di apprezzamento, solidarietà e incoraggiamento per il meritevole impegno che il Laicato cattolico si assume nel promuovere la partecipazione fattiva dei cittadini per il miglioramento della collettività. Altrettante espressioni di approvazione e incitamento, ha rivolto, nel suo intervento a nome della città, il sindaco Renato Accorinti.

 

A.M.

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