MESSINA – Il Presepe: una devozione tradizionale da valorizzare e diffondere, perchè giova a rivivere il mistero dell’incarnazione e nascita di Gesù, a trasmettere la fede e a rinsaldare l’identità cristiana
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Nell’ approssimarsi del Santo Natale, in tempi in cui i simboli del cristianesimo vengono spesso trascurati, abbandonati e avversati, ci aiutano a fare qualche utile considerazione alcuni pensieri di Papa Francesco:
“Non possiamo rimanere inerti. Non ci è lecito restare fermi. Dobbiamo andare a vedere il nostro Salvatore deposto in una mangiatoia. Ecco il motivo della gioia e della letizia: questo Bambino è «nato per noi», è «dato a noi», come annuncia Isaia (cfr 9,5)”.
“Il Natale è «la sorpresa di un Dio bambino, di un Dio povero, di un Dio debole, di un Dio che abbandona la sua grandezza per farsi vicino a ognuno di noi»”.
“I presepi allestiti nelle chiese, nelle case e in tanti luoghi pubblici sono un invito a far posto nella nostra vita e nella società a Dio, nascosto nel volto di tante persone che sono in condizioni di disagio, di povertà e di tribolazione”.
“Il presepe forma un messaggio di speranza e di amore, e aiuta a creare il clima natalizio favorevole per vivere con fede il mistero della nascita del Redentore, venuto sulla terra
con semplicità e mitezza. Lasciamoci attrarre, con animo di fanciulli, davanti al presepe, perché lì si comprende la bontà di Dio e si contempla la sua misericordia, che si è fatta carne umana per intenerire i nostri sguardi”.
“Vi invito allora a sostare davanti al presepe, perché lì la tenerezza di Dio ci parla. Lì si contempla la misericordia divina, che si è fatta carne umana e può intenerire i nostri sguardi”.
Redazione