MESSINA – In ringraziamento per la mistica figura sacerdotale del salesiano don Giuseppe Tomaselli, celebrazione Eucaristica nel Santuario di Montalto
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La straordinaria spiritualità di un sacerdote salesiano concorre a confermare l’attributo “Terra di Santi” ben riferibile a Messina, città del mitico Stretto e porta della Sicilia, ma soprattutto luogo ricco di storia e grande tradizione religiosa, che ha visto santificarsi tanti suoi figli.
Motivata da sentita devozione e gratitudine, La celebrazione Eucaristica che si svolgerà martedi 9 maggio alle ore 18,00, nel Santuario Madonna di Montalto, in ringraziamento per il dono divino del sacerdozio e, in particolare, per quello di don Giuseppe Tomaselli (una santa messa sarà celebrata, con la stessa intenzione, anche giovedi 11 maggio, ore 18,30, nella chiesa del SS. Salvatore), il presbitero salesiano, che è stato mistico, esorcista, scrittore, grande evangelizzatore e benefattore spirituale e materiale per i tanti bisognosi che a lui in tanti anni si sono rivolti. Sacerdote deceduto in odore di santità il 9 maggio 1989 a Messina presso l’Istituto S. Luigi.
La devota attenzione verso questo sacerdote di grande spiritualità e carità, si inserisce bene nella realtà identitaria messinese, segnata com’è da una forte componente spirituale, per via di alcuni suoi meritevoli figli già elevati alla gloria degli altari e per altri numerosi personaggi avviati nel processo di canonizzazione, che conferiscono a Messina un’impronta di privilegiata Terra propiziatrice di santità. Una connotazione che caratterizza fortemente l’identità culturale della nostra città, attraverso una imponente tradizione di religiosità con i relativi e significativi riti sacri che costituiscono un secolare e prioritario fondamento della nostra cultura cittadina.
Da un interessante profilo biografico, steso da don Santi Di Guardi, confratello di don Tomaselli, sintetizzato in un bell’articolo dal noto salesiano don Giuseppe Riggi, e pubblicato a suo tempo sul settimanale diocesano “La Scintilla”; così come leggendo un’altra pubblicazione, prodotta da Giuseppe Portale, si possono trarre diversi edificanti tratti della personalità di don Tomaselli.
Tra gli aspetti che caratterizzavano la sua spiritualità c’era una forte volontà di cercare il contatto umano con la povera gente e i ragazzi ad alto rischio, verso cui don Tomaselli ha profuso tante energie per soccorrere miseria, povertà ed ignoranza con pazienza e amore. Era uomo pio e pacifico, particolarmente portato all’amore per l’Eucarestia, verso cui si adoperava perché si diffondesse tra le anime devote l’adorazione, allo scopo di ottenere riparazione delle offese che venivano arrecate a Gesù nel Sacramento del tabernacolo. A tal fine fondò l’associazione laica delle “Piccole Ostie Riparatrici”, che ancora oggi vanta diffusione nazionale, essendo aggregata alla Crociata Eucaristica mondiale e posta sotto la protezione di San Pio da Pietrelcina.
Una delle caratteristiche che, più delle altre, contraddistinse l’opera di evangelizzazione prodotta dall’anima mistica di don Tomaselli, fu l’impegno straordinariamente fecondo con cui dedicò la sua vita a scrivere e diffondere i suoi numerosi libretti religiosi, che tanta attenzione ed effetti di “conversione” hanno suscitato.
Ora, per i meriti di grande valore spirituale che vengono attribuiti alla figura di questo sacerdote salesiano, vissuto gli ultimi 30 anni della sua vita nella nostra città, dove, presso l’Istituto San Luigi, ha concluso la sua vita terrena, prende corpo la proposta di dare inizio ad un iter di studio e approfondimento al fine di valutare se esistono le condizioni per avviare un processo di canonizzazione. A chiederlo è il “Comitato Amici di don Giuseppe Tomaselli”, di cui è presidente Cesare Pontorno, con la collaborazione del gruppo “Piccole Ostie Ripararici”.
A. Majolino