MESSINA – Montevergine, nella ricorrenza del prossimo 11 giugno che precede di un anno il 30° anniversario (1988-2018) della canonizzazione di S. Eustochia, ritiro spirituale promosso dalle clarisse
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Il ritiro spirituale che, sabato 10 giugno, è proposto alle giovani (dai 15 ai 35 anni) nel monastero di Montevergine, è occasione che sposa assai bene con la ricorrenza dell’11 giugno, in vista del 30° anniversario (1988-2018) di canonizzazione di S. Eustochia del prossimo anno.
Il ricordo dello straordinario evento religioso e culturale durante il quale è stata proclamata la santità della clarissa di Montevergine è ancora vivo nella memoria di tutti. “L’attesa del Santo Padre è stata dolce e densa di sentimenti devoti e santi”: è il ricordo emozionato delle Clarisse in occasione della venuta a Messina del Santo Padre, per la canonizzazione di S. Eustochia Smeralda Calafato, la prima nella storia avvenuta fuori del territorio pontificio.
“La Chiesa gioisce di poter oggi qui, a Messina, proclamare solennemente la santità di una delle figlie della vostra terra siciliana: la beata Eustochia Smeralda Calafato”. Con queste parole il papa Giovanni Paolo II “salutò” la canonizzazione della Beata Eustochia, il giorno della sua visita l’11 giugno 1988. Un giorno storico non solo per la Chiesa messinese e la città tutta: quella canonizzazione, infatti, nella storia fu la prima celebrata fuori del territorio pontificio per l’Italia. “La vostra nuova Santa messinese” – disse il Papa nel suo intervento – figlia della Sicilia, sembra ripetere attraverso i secoli e le generazioni questo invito di Cristo: ‘rimanete in me ed io in voi’. (…) Ho pensato alla vita di questa vostra madre e sorella fondatrice, che oggi arriva agli onori dell’altare come una Santa, Santa di questa terra, Patrona di questa città”.
E ancora Giovanni Paolo II: “Carissimi, mentre vi dico il mio compiacimento per il devoto affetto che avete per la vostra Santa, vi esorto ad essere come lei testimoni della luce, che illumina ogni uomo. Da secoli la invocate e onorate come protettrice; continuate ad imitarne la pietà eucaristica; come lei amate Maria santissima, la cui devozione è ben radicata nella vostra terra, come egregiamente è attestato dalle numerose Chiese a lei dedicate in città e in diocesi – prima fra tutte la cattedrale, ove è venerata sotto il titolo di “Madonna della Lettera” – e come dimostra anche l’alta colonna, che all’ingresso del porto reca la statua della Madre del Redentore”.
Ora, nel ricordo di questo evento così importante e significativo, appare come un’occasione particolarmente e appropriata poter vivere un’esperienza interiore di grande valore spirituale, come quella offerta dalle clarisse di Montevergine alle giovani che avvertono il desiderio di partecipare a un pomeriggio di preghiera nella casa delle claustrali, sabato 10 giugno dalle ore 16,45. Claustrali che – come da una precedente omelia di Papa Wojtyla a loro rivolta – “nel quotidiano ‘sacrificium laudis’, unito al cantico costituito dalle loro esistenze di persone consacrate alla vocazione totalizzante della vita contemplativa, anticipano già su questa terra qualcosa dell’eterna liturgia del cielo”.
Considerando, pertanto, il grande valore di supporto che ha la totale dedizione alla vita di preghiera – sempre secondo Papa Giovanni Paolo II – “la clausura costituisce una maniera particolare di ‘stare con il Signore’ costantemente come anime oranti, in una forma di povertà radicale, mediante cui si sceglie Dio come ‘l’Unico Necessario’ (cfr Lc 10, 42), amandolo esclusivamente come il Tutto di tutte le cose.
In tal modo gli spazi del Monastero claustrale si dilatano su orizzonti immensi, perché aperti all’amore di Dio che abbraccia ogni creatura. La clausura, pertanto, non è solo un mezzo di immenso valore per conseguire il raccoglimento spirituale, ma un modo sublime di partecipare alla Pasqua di Cristo, in quanto si innesta nel Mistero eucaristico, favorendo la partecipazione al Sacrificio redentore di Gesù per la salvezza di tutti gli uomini”. Dunque, proprio per queste caratteristiche che lo contraddistinguono come un sito sacro benedetto da Dio, il monastero di Montevergine, rappresenta un luogo assai adatto a propiziare verifica spirituale, momenti di meditazione e raccoglimento nella preghiera.
Amuel
In dettaglio, il programma del ritiro pomeridiano:
SABATO 20 giugno – ORE 16.45, ARRIVI
ORE 17,00 VESPRO
ORE 17.30 CATECHESI di Padre Claudio Pizzuto Rog.
RIFLESSIONE personale (CONFESSIONE per chi lo desidera) CONDIVISIONE
Giorno 11 giugno , per chi desidera pernottare in Foresteria e pregare con noi tel. 090 48486 oppure mail:monastermontevergine@gmail.com