Giubileo Straordinario della Misericordia
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La via che unisce Dio e l’uomo
«Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato… La misericordia di Dio è la sua responsabilità per noi. Lui si sente responsabile, cioè desidera il nostro bene e vuole vederci felici, colmi di gioia e sereni» (Francesco, Misericordiae vultus, 1. 9).
Intuizioni, esperienze e consegne di Papa Francesco per il Giubileo Straordinario della Misericordia, a cinquant’anni dalla conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II (08.12.1965). Il Concilio dell’attenzione a Dio e all’uomo. Attenzione fatta di incontro e accoglienza, ascolto e dialogo, cambiamento e condivisione. Il Concilio della svolta pastorale. Sulla scia dell’individuazione e della a lettura dei segni dei tempi. «I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, l’esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo» (Misericordiae vultus, 4).
Intuizioni, sentimenti e atteggiamenti che, motivati e sostenuti dalla misericordia di Dio, hanno accompagnato e continueranno ad accompagnare milioni di fedeli cristiani (ma anche donne e uomini di buona volontà) lungo il cammino dell’Anno Giubilare: 8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016. Cammino di conversione a Dio, «lento all’ira e ricco d’amore» (Salmo 86,15), e all’uomo che, come cerva, anela all’acqua che disseta (cfr. Salmo 42). Cammino caratterizzato dall’attraversamento della Porta della Misericordia. Consapevoli che «la misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. È veramente il caso di dire che è un amore “viscerale”» (Misericordiae vultus, 6).
Pietro Aliquò