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Nel vivo della Settimana Santa, Papa Francesco: “La mattina di Pasqua portate i vostri bambini a lavarsi gli occhi”
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“La Pasqua è la festa più importante della nostra fede”, ha ricordato il Papa, soffermandosi sul triduo pasquale, che incomincia domani, perché è la festa della nostra salvezza, la festa dell’amore di Dio per noi, la festa della celebrazione della sua morte e resurrezione. Per questo vorrei riflettere con voi su questa festa, su questi giorni, che sono giorni pasquali fino alla Risurrezione del Signore”. “Essi costituiscono la memoria celebrativa di un unico grande mistero: la morte e la risurrezione del Signore Gesù”, ha proseguito Francesco, ricordando
che “il triduo ha inizio domani, con la Messa della cena del Signore, e si concluderà con i vespri della Domenica di Risurrezione”.
“Poi viene la Pasquetta per celebrare questa grande festa”, ha detto il Papa a braccio: “Un giorno in più, ma questo è post-liturgico, è la festa familiare, la festa della società”. Il triduo pasquale, per il Papa, “segna le tappe fondamentali della nostra fede e della nostra vocazione nel mondo, e tutti i cristiani sono chiamati a vivere i tre Giorni santi – giovedì, venerdì, sabato, e la domenica, si capisce, ma sabato è la resurrezione – come, per così dire, la matrice della loro vita personale e comunitaria, come l’esodo dall’Egitto lo è per i nostri fratelli ebrei”.
“In tanti Paesi, qui in Italia e anche nella mia patria, c’è l’abitudine che, quando nel giorno di Pasqua si ascoltano le campane, le mamme portano i bambini a lavarsi gli occhi con l’acqua della vita, per fare un segno di poter vedere le cose di Gesù, le cose nuove”. Lo ha raccontato, a braccio, il Papa, che al termine della catechesi dell’udienza di oggi, formulando a tutti i presenti in piazza San Pietro “i più cordiali auguri di una lieta e santa Pasqua, insieme con le
vostre comunità e i vostri cari”, ha dato un consiglio:
“La mattina di Pasqua portate i bambini al rubinetto e lavategli gli occhi: sarà un segno, sarà come vedere Gesù
Risorto”. “Lasciamoci, in questa Pasqua, lavare gli occhi dell’anima, per poter veder le cose belle e fare le cose belle”, l’altro augurio a braccio: “E questo è meraviglioso, questa è la Resurrezione di Gesù dopo la sua morte, quando ha
pagato il prezzo per tutti noi”. “Disponiamoci a vivere bene questo Triduo Santo ormai imminente, per essere sempre più profondamente inseriti nel mistero di Cristo, morto e risorto per noi”, ha detto ancora il Papa, additando come modello Maria, che “seguì Gesù nella sua passione: lei era lì, guardava, soffriva, fu presente e unita a lui sotto la sua croce, ma non si vergognava del figlio, una madre mai si vergogna del figlio, era lì, e ricevette nel suo cuore di madre l’immensa gioia della risurrezione”.
“L’unico che ci giustifica, l’unico che ci fa rinascere di nuovo è Gesù Cristo, nessun altro. E per questo non si deve pagare nulla, perché la giustificazione, il farsi giusti è gratuito”. Lo ha detto, a braccio, il Papa che durante l’udienza di oggi, ancora fuori testo, ha commentato: “E questa è la grandezza dell’amore di Gesù: dà la vita gratuitamente per farci santi, per rinnovarci, per perdonarci. E questo è il nocciolo del triduo pasquale”.
San Paolo, ha ricordato Francesco, “riassume l’evento pasquale in questa espressione: ‘Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato’, come l’agnello. Pertanto ‘le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove’, rinate. E per questo nel giorno di Pasqua, dall’inizio, si battezzava la gente”. “Anche la notte di sabato santo battezzerò qui a S. Pietro, otto persone adulte che incominciano la vita cristiana”, ha annunciato il Papa ancora a braccio ai fedeli: per loro, “incomincia tutto, sono nati nuovi!”.
Redazione, da Agenzia di informazione