Papa Francesco su aborto: “E’ come affittare un sicario per risolvere un problema”. Una nota delle Acli

Redazione1
di Redazione1 Ottobre 12, 2018 19:08

Papa Francesco su aborto: “E’ come affittare un sicario per risolvere un problema”. Una nota delle Acli

Sono durissime le parole pronunciate da Papa Francesco contro l’aborto. Le ha espresse durante l’Udienza generale di mercoledi in piazza San Pietro, che proseguendo il ciclo di catechesi sui Comandamenti, focalizza la sua meditazione su ‘Non uccidere’.” Nel rilevare che “Un approccio contraddittorio consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti”, Francesco si è chiesto: “Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare?”.

E rivolgendosi alle migliaia di fedeli presenti in piazza San Pietro, “Io vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema? Cosa pensate voi? È giusto o no? È giusto affittare un sicario per risolvere un problema?”. Ha sottolineato il Papa, corrisposto da un coro di “no” proveniente dalla piazza. “Non si può, non è giusto fare fuori un essere umano, perché piccolo, per risolvere un problema: è come affittare un sicario per risolvere un problema”, ha ribadito.

“La violenza e il rifiuto della vita – ha detto ancora il Papa – nascono in fondo dalla paura. L’accoglienza dell’altro, infatti, è una sfida all’individualismo. Pensiamo, ad esempio, a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza. È un modo di dire ‘interrompere lagravidanza’, commenta il Papa perché in realtà “significa fare fuori uno”.

Ora, quanto è stato pronunciato con forza dal Pontefice non può non richiamare la necessità che la legge 194 venga adeguatamente e completamente attuata. E facendo eco alle sue parole, in una nota ufficiale delle Acli, diffusa ieri, viene auspicato che la legge 194/1978 sulla tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza “venga applicata in tutta la sua interezza e complessità”. Pertanto, continuano le Acli, le dichiarazioni del Papa “spingono ad un

approfondimento”.

Infatti, “per quanto la legge abbia contribuito a ridurre il numero di interruzioni di gravidanza, è auspicabile che venga applicata in tutta la sua interezza e complessità, soprattutto nei suoi primi due articoli: l’art.1, che sancisce come lo Stato riconosca ‘il valore sociale della maternità e tuteli la vita umana dal suo inizio’ e l’art. 2, che assegna ai consultori familiari il compito di accompagnare, informare e aiutare le donne in gravidanza contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre ad abortire”. “Ciò significa anche rilanciare una rete di servizi sociali e sanitari che spesso – osservano le Acli – si presenta precaria in tanta parte del Paese”.

 

 

 

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