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ALI’ TERME, MESSINA – Sarà elevata a Santuario la chiesa annessa all’Istituto salesiano dov’è custodito il corpo della Beata Morano
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Sono numerosi i luoghi sacri che costellano il nostro territorio, e tanti i messinesi fautori di santità e fattiva umanità che fanno di Messina una privilegiata “Terra di Santi”. Un prezioso patrimonio religioso e culturale che conferisce alla nostra città, e ai suoi dintorni un’impronta identitaria segnata da una forte componente spirituale. Fanno parte integrante di questa eletta schiera anche figure luminose venute da lontano, che qui sono rimaste anche dopo la morte, manifestando segni straordinari della loro santità, come è stato per Maddalena Morano, Fondatrice dell’Istituto salesiano Maria Ausiliatrice di Alì, la cui chiesa fra qualche giorno sarà elevata a Santuario.
E’ un evento di notevole significato religioso e culturale quello che si compirà il 5 novembre ad Alì Terme, dove la chiesa annessa all’Istituto delle Suore Salesiane sarà elevata al rango di Santuario. Un riconoscimento prestigioso che attribuisce il giusto merito alla chiesa annessa alla Fondazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice sorta nel 1890. Un’opera nata per l’impegno di Madre Maddalena Morano che, giunta con un esiguo gruppo di consorelle nel paese, si prodigò con tutte le sue energie per compiere la volontà dei coniugi Giovanni Marini e Grazia Di Blasi, i quali, su suggerimento del Cardinale Guarino, avevano destinato la loro eredità per far nascere un’opera salesiana ad Alì.
Sotto l’impulso di Madre Morano l’opera prosperò notevolmente, tanto che gli spazi della piccola cappella di “Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù”, di cui le suore usufruirono nel primo decennio di attività ad Alì, divennero ben presto insufficienti. Per cui fu necessario erigere una nuova e più capiente chiesa.
Il nuovo tempio, che fu intitolato a Maria Ausiliatrice e benedetto il 15 maggio 1901, divenne ben presto il centro animatore dell’attività religiosa comunitaria e luogo di pellegrinaggio per tanti devoti del comprensorio e provenienti dai diversi paesi del circondario. In particolar modo, per la festività di Maria Ausiliatrice del 24 maggio sono numerosi coloro che vengono a visitare questa chiesa, attirati soprattutto dalla fama di santità della Madre Morano, proclamata Beata da Giovanni Paolo II il 5 novembre 1994. Infatti, soprattutto la presenza del corpo della Beata, custodito nella cappella a lei dedicata ed esposto in una teca alla venerazione dei fedeli, rende questo tempio degno di essere proclamato Santuario in quanto meta di frequenti pellegrinaggi e itinerari religiosi.
Breve biografia della Beata Morano
Maddalena Caterina Morano nasce a Chieri, piccolo centro vicino Torino, il 15 novembre del 1847 in una famiglia ricca di valori cristiani. Nel 1855 perde il padre Francesco e la sorella maggiore.
Riceve dalla madre Caterina la prima formazione religiosa e, grazie al suo carattere energico e deciso, riesce ad affrontare con sacrificio e coraggio le difficoltà della vita. In seguito, Maddalena può avere i mezzi per frequentare la scuola e la concreta possibilità di
studiare.
Nel 1868, presso la Scuola di Pinerolo, consegue il diploma magistrale. Nella scuola di Montaldo Torinese, per 14 anni, svolge il ruolo di maestra comunale in modo esemplare, fino a meritare un pubblico riconoscimento. Nel 1878, incontra Don Bosco, fondatore dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Viene accolta dalla cofondatrice Maria Domenica Mazzarello, di cui condivide l’ideale di santità e di apostolato, iniziando così la sua esperienza religiosa.
Il 4 settembre del 1879 pronuncia i voti di castità, di povertà e di obbedienza,
Con la benedizione di Don Bosco; nel 1881, viene mandata in Sicilia presso il collegio femminile di Trecastagni (Ct), dove diviene ispettrice non solo della casa di accoglienza di Trecastagni, ma anche delle nuove fondazioni sorte in varie parti dell’Isola.
A Catania, nel 1888, la casa di accoglienza è il primo passo verso la realizzazione dell’Istituto di formazione insegnanti, con la Scuola Magistrale aperta nel 1902; ad Alì Terme nascono, nel 1890 la fondazione, nel 1891 il noviziato, nell’anno seguente la sede ispettoriale ed in seguito i lavori di ampliamento per il futuro collegio.
La Sicilia sarà fino alla fine la “patria del cuore” di Madre Maddalena Morano, che muore a Catania il 26 marzo 1908.
Le sue spoglie, esumate il 1° dicembre 1993, oggi sono deposte in un’urna di vetro esposte ai fedeli nella nuova cappella. Esse hanno riposato nel cimitero di Alì Terme fino al 12 settembre 1939, giorno in cui vennero trasportate nella cappella dell’Istituto Maria Ausiliatrice, in mezzo alle sue figlie.
Il 5 novembre 1994, il Santo Padre Giovanni Paolo II°, da Catania annunziava al mondo che Madre Morano era degna di ricevere la venerazione dei fedeli col titolo di Beata, stabilendone la celebrazione della festa al 15 novembre di ogni anno.
Redazione