- Guerra in Ucraina. L’arcivescovo Shevchuk: “Una pace ingiusta sarà causa di altre guerre”
- Movimento per la vita. Casini (presidente): “Fare di tutto per accogliere la vita e difenderla”
- Censis su religiosità italiani, Nembrini: “Tornare alle origini e seguire la strada tracciata dai santi di oggi”
- La Santa Sede dopo l’elezione di Trump, l’augurio del Segretario di Stato Parolin
- Clarisse di Sicilia. Monastero di Castelbuono, l’elevazione dello spirito a Dio tra preghiera, lavoro e fraternità
- Alluvioni in Spagna, tra i volontari che aiutano anche tanti sacerdoti, suore e giovani delle diocesi.
MESSINA “Terra di santi” – Il messinese Francesco Maria Di Francia proclamato Venerabile da Papa Francesco, da lui impariamo la carità per i più deboli e i sofferenti
Articoli collegati
- Clarisse di Sicilia. Messina, le claustrali raccontano la storia di Montevergine, la Federazione intitolata a S. Eustochia
- “Cattolici in osservazione” – Quanti musoni in giro! Dov’è la gioia che dovrebbero mostrare?
- Messina – Montevergine, le Clarisse invitano alla preghiera davanti a Gesù Eucaristia
La bella notizia di questa proclamazione che eleva a Venerabile il nostro grande concittadino, giunge a dare tanta gioia alla Chiesa di Messina, alla città e a tutti gli abitanti del Territorio messinese; inoltre viene ad arricchire il prezioso patrimonio di spiritualità che appartiene alla nostra comunità, per via delle luminose figure di santi che ne fanno parte insieme ad altri numerosi fautori di santità avviati nel processo di beatificazione.
E’ stato Il 19 marzo scorso che il Santo Padre ha autorizzato il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, cardinale Angelo Becciu, a promulgare il Decreto riguardante le “virtù eroiche” del Servo di Dio Francesco Maria Di Francia, sacerdote messinese e Vicario Generale dell’Arcidiocesi, che quindi da adesso può essere chiamato Venerabile.
Di Francesco Maria Di Francia (nato a Messina il 19 febbraio 1853 e morto a Roccalumera il 22 dicembre 1913), fratello minore di Annibale Maria (canonizzato il 16 maggio 2004), sappiamo che nello svolgimento della sua professione sacerdotale, operò con spirito di grande carità a vantaggio degli orfani, dei malati e dei poveri, soccorrendoli anche con le proprie risorse, avute dai genitori morti giovanissimi, e con le offerte che riceveva dai benefattori.
Da giovane sacerdote, si dedicava alla predicazione nelle varie chiese di Messina e nei paesi vicini. Ogni giorno prestava la sua assistenza spirituale agli ammalati dell’ospedale civico di Messina; di notte usciva spesso a portare conforto a infermi e moribondi. Eroica la sua opera di assistenza e conforto ai contagiati di colera nel lazzaretto di Messina, dove, durante l’epidemia del 1887, si recava costantemente col consenso del Cardinale Guarino. Altrettanto fece nell’anno seguente, con grande spirito di carità e abnegazione, visitando i malati di vaiolo
nell’ospedale civico di Messina. Inizialmente, cooperò col fratello, padre Annibale, nell’azione di risanamento del degradato “Quartiere
Avignone”, e in seguito fondò la Congregazione delle “Suore Cappuccine del Sacro Cuore di Gesù”, di cui Madre Veronica Briguglio fu Cofondatrice e Superiora per 37 anni.
L’Istituto delle suddette suore che sorge a Roccalumera, Casa madre della congregazione che di recente ha festeggiato il 122° anniversario di fondazione, pur avendo una fisionomia propria è aggregato all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e a quello delle Clarisse; professa la Regola e vita del Terzo Ordine Regolare di San Francesco d’Assisi e gode dei benefici spirituali della famiglia Francescana.
A.M.