MESSINA – Veglia di preghiera per Messina, indetta dai Domenicani
Articoli collegati
- Pasqua di Resurrezione, Papa Francesco: “Gesti di pace in un tempo segnato dagli orrori della guerra”.
- MESSINA – Celebrata la Festività di “Gesù Bambino delle Lacrime”, nell’anniversario della prodigiosa lacrimazione avvenuta il 23 febbraio 1712
- Avvento: “stagione spirituale della speranza”, la Chiesa intera è chiamata a diventare tale per sè e per il mondo
Si è svolta nella parrocchia di S. Domenico, al “Dazio”, la manifestazione “Preghiera per Messina”: veglia promossa dalla Commissione nazionale “Giustizia, Pace e Creato” della Famiglia domenicana, di cui è segretario Padre Calcara. Motivo di questa iniziativa, con cui sono stati invitati cittadini, parrocchie e vari gruppi religiosi e laicali a pregare per Messina, è la seria condizione di degrado civile, amministrativo e politico in cui versa questa città, senza che si scorgano atti concreti in grado di porvi qualche rimedio.
Pertanto, con questa manifestazione, si è voluto compiere un “atto di amore e di speranza“ – ha detto pare Calcara – perchè sia stimolo a fare riflessione comune, e prendere coscienza della necessità di interrompere il disagio, l’indifferenza e l’apatia che attanaglia da troppo tempo i messinesi. Dunque si è trattato di un modo, ispirato allo Spirito evangelico, per dare risposta alla rassegnazione di tanti con la preghiera, che – ha sottolineato Calcara – “ci avvicina alla realtà perché vada di pari passo con l’agire concreto a vantaggio del bene comune”.
Alla veglia di preghiera hanno aderito le parrocchie di San Domenico, San Matteo (Giostra), Santa Maria di Gesù (Ritiro), San Luca, Santa Maria del Carmine, San Giuliano, Santa Maria delle Grazie (Bordonaro), Madonna delle Lacrime (Villaggio Padre Annibale), Santa Maria dell’Arco, Santa Maria di Pompei, la CISM diocesana, la Comunità dei Frati Minori Francescani, la Comunità dei Francescani Conventuali, l’Ufficio diocesano Migrantes, l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, la Consulta diocesana delle aggregazioni laicali e diversi altri gruppi e associazioni della città.
La Redazione
**********
In riferimento alla Parrocchia di San Domenico, alla sua storia e, in particolar modo, agli inizi dell’Associazione GIAC “San Tommaso d’Aquino”, c’è un motivo speciale, in questo momento, per rievocare – a nome di tanti amici – la cara memoria di un ex militante di questa associazione, scomparso di recente.
In ricordo di Rosario Bevacqua
La notizia della scomparsa dell’avvocato Rosario Bevacqua, oltre ad aver destato sentimenti di sincero cordoglio, ha richiamato alla mente di tanti amici gli anni giovanili, fin dall’immediato dopoguerra, di comune militanza nella nutrita schiera dei giovani di Azione Cattolica dell’associazione San Tommaso d’Aquino della parrocchia San Domenico di Messina.
Le foto di gruppo dell’epoca, nel cortile del convento dei Padri Domenicani, ritraggono Rosario sempre accanto alla bandiera dell’associazione, quale degno e imponente alfiere. Sarino – così lo chiamavano gli amici – era un giovane dal fisico prestante, dal carattere giovale, dotato di una bella voce tenorile con la quale spesso deliziava quanti avevano la fortuna di ascoltarlo in arie d’opera o belle canzoni classiche, accompagnato al pianoforte dal suo amico e giovane promettente musicista, Maurizio Arena, che sarebbe diventato successivamente un grande direttore di orchestra, affermato nei più importanti teatri del mondo.
Nonostante i lunghi anni vissuti a Firenze, dove ha esercitato, con risultati notoriamente eccellenti, la professione di avvocato, il ricordo, la stima e l’affetto degli “amici di una vita” non sono venuti mai meno. Amici, che nel momento del triste commiato, con animo commosso, sentono di rivolgergli l’ultimo saluto nel segno dell’antico, perenne spirito che ci ha unito quali appartenenti alla grande e gioiosa famiglia della GIAC.
Ciao Sarino, Cristo regni!
Stello Caristi