MESSINA “Terra di santi” – Un interessante libro su don Tomaselli, carismatica figura mistica di sacerdote salesiano

Redazione1
di Redazione1 Aprile 24, 2019 10:42

MESSINA “Terra di santi” – Un interessante libro su don Tomaselli, carismatica figura mistica di sacerdote salesiano

In tempi, come quelli attuali, in cui la Chiesa è costretta ad affrontare non poche criticità tra cui principalmente quelle riferite ad alcuni dei suoi rappresentanti, la lettura di un libro che, invece, parla della figura di un prete che ha fatto delle virtù cristiane l’asse portante della sua vita terrena, fondata sui valori di purezza e povertà, non può che far respirare una ventata di aria fresca e salutare, perché fa capire che il messaggio evangelico, anche se in crisi, anche se respinto, non è tramontato. A maggior ragione per il fatto che quella di Don Tomaselli non è la figura di un uomo vissuto nel medioevo, ma in tempi moderni. Il suo passaggio sulla terra si è, infatti, concluso appena trent’anni fa.

L’autrice, Elena Golia, scrittrice di vari libri su argomenti sacri, in “Don Giuseppe Tomaselli – Servo di Don Bosco ed erede spirituale di Padre Pio da Pietralcina” (Ediz. Segno; p. 242) delinea la personalità di questo sacerdote che ricevette da Dio numerosi doni mistici di cui uno dei più noti è quello della guarigione, praticato mediante l’irradiazione del fluido mistico trasfusogli da PadrePio.

Fluido di cui la Golia ha avuto modo di sperimentarne l’efficacia sulla sua stessa persona, poiché l’ha liberata dai postumi di una seria malattia.

Il libro inizia con un’intervista a Cesare Pontorno, fervido seguace di Don Tomaselli, che testimonia le doti straordinarie oltre all’esercizio delle virtù cristiane praticate da questo mistico dei nostri tempi e di cui sta raccogliendo materiale utile a favorirne la Causa di Beatificazione. In ogni caso, secondo l’insegnamento dello stesso Don Tomaselli, la santità di una persona, più che nei doni straordinari e soprannaturali, sta nel vivere con umiltà, con carità, ubbidienza e povertà, (virtù da tutti riconosciutegli) al fine del raggiungimento della perfezione religiosa.

Con la definizione di “grande mistico, grande guaritore e grande esorcista” l’autrice sintetizza le principali caratteristiche dell’attività di Don Tomaselli. Tutte facenti capo a quello che era l’aspetto fondamentale della sua vita: l’apostolato. La salvezza delle anime era lo scopo primario della sua missione sacerdotale salesiana: “Da mihi animas coetera tolle” (dammi le anime, prenditi il resto),   A tale scopo, per ampliare il suo campo d’azione e raggiungere il maggior numero di anime possibile, si dedicò all’apostolato della buona stampa. Infatti, sull’esempio di Don Bosco, scrisse con linguaggio semplice e chiaro circa

100 libretti alla portata di tutti in formato tascabile, che diffuse sia in Italia che all’estero,

Al fine di attuare il suo desiderio di incrementare la pratica dell’adorazione Eucaristica per la riparazione delle offese, nel 1972, dopo averla concordata con Padre Pio, Don Tomaselli fondò l’Associazione delle Piccole Ostie Riparatrici, cui teneva molto in quanto fortemente da lui voluta “in riparazione dei peccati e consolazione del Cuore Santissimo di Gesù”.

Per più di cinquant’anni, poi, Don Giuseppe Tomaselli fu un grande esorcista incaricato da diversi Vescovi. Egli stesso ne parla nella sua autobiografia. Attività che ha pesato non poco sul suo percorso spirituale, sulla sua personalità, nonché sul suo impegno apostolico.

In uno dei suoi libretti, “Intervista col Maligno”, afferma: “ho avuto non poche volte l’occasione di vedere il demonio in forma umana, di lottare direttamente con lui, anzi di essere stato preso più volte per il collo e maltrattato”. Lotta che affrontava con i mezzi spirituali per combattere il peccato, cioè con la preghiera e la penitenza, e con l’arma della stampa scrivendo numerose pagine contro il diavolo.

Proseguendo la lettura del libro della Golia si apprende degli incontri di Don Tomaselli con altre anime mistiche di cui è stato anche guida spirituale. Incontri che lo portarono a definire tali anime, che rivivono la Passione e la morte di Gesù, “parafulmini di Dio”, poiché Dio le invia nel mondo per riparare al rifiuto di alcune anime della Sua misericordia, nel Suo massimo tentativo di salvarle.

Infine, l’autrice dedica due lunghi capitoli a Padre Pio, che contengono anche gli straordinari messaggi che Dio tramite il frate di Pietralcina, poco dopo la sua morte, inviò ad un’anima mistica perché li diffondesse in tutto il mondo. Anima mistica che ci sono motivi per credere si trattasse di don Tomaselli stesso, anche se lui non lo dice mai espressamente. Messaggi inviati quasi 50 anni fa, la cui lettura al giorno d’oggi appare profetica visto che in essi Dio, per mezzo di Padre Pio, metteva in guardia dai pericoli di degrado dei costumi morali, descrivendo esattamente ciò che è accaduto nell’attuale società.

Autentico uomo di Dio, dunque, impegnato nel bene, coerente con il suo credo, umile in mezzo agli umili. Come scrive don Santo di Guardi in “Don Giuseppe Tomaselli – Profilo biografico e spirituale” (cui fa numerosi riferimenti l’autrice): “…per tanti anni a contatto con la povera gente, con ragazzi a rischio. Come un buon samaritano su tutti si piegò per soccorrere miseria, povertà e ignoranza con molta pazienza e amore.”

 

Fenia Abate

 

 

 

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