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Elemosiniere del Papa riallaccia elettricità nello stabile occupato. Card. Parolin: “Un gesto di buona intenzione”. Giudice Maddalena: “opera legittima”.
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L’atto imprevedibile dell’Elemosiniere del Papa, Corrado Krajewski, che nei giorni scorsi è intervenuto personalmente nello stabile Spin Time di Roma, occupato da circa 420 persone (tra cui 98 bambini) per riattivare l’elettricità che era stata staccata da una settimana per morosità degli inquilini, ha suscitato parecchie e accese polemiche, non solo politiche. «Sono intervenuto personalmente per riattaccare i contatori perché in quel palazzo c’erano oltre 400 persone senza corrente elettrica, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi», ha detto il cardinale Corrado Krajewski, delegato di Papa Bergoglio per i casi di particolari disagio.
L’azione dell’Elemosiniere ha fatto seguito ai contatti avuti prima con Comune e Prefetto per il ripristino di acqua e luce, che però non avrebbero sortito effetto. Per cui dopo aver incontrato gli inquilini e avere constatato il grave disagio in cui si trovavano, Kraiweski ha dato risposta di persona al loro appello di aiuto, introducendosi personalmente nel vano dei contatori che ha riallacciato alla corrente, lasciando un biglietto per assumersi la responsabilità della sua azione.
Con evidente tono critico verso il gesto dall’Elemosiniere, nel corso di un comizio elettorale a Bra (Cuneo), è intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini: “Conto che l’elemosiniere del Papa, intervenuto per riattaccare la corrente in un palazzo occupato di Roma, paghi anche i 300mila euro di bollette arretrate».
Con l’intenzione di sedare gli animi e difendere l’operato del cardinale polacco, definito ingiustamente”il prelato che aiuta gli abusivi”, è intervenuto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin: “Quella del cardinale Kraiweski è un’azione suggerita da “una buona intenzione”. «Credo che si dovrebbe fare lo sforzo di capire il senso di questo gesto che è attirare l’attenzione di tutti su un problema reale, dato che coinvolge persone, bambini, anziani” – ha spiegato Parolin – a margine di un convegno all’Università Cattolica di Milano.
Parolin ha risposto anche a una domanda su Matteo Salvini, che aveva invitato il Vaticano a pagare «le bollette degli italiani in difficoltà». «La Chiesa lo fa già, aiutiamo tutti», ha replicato il Segretario di Stato.
“Salvini? Perché non si occupa dei migranti?”. Duro contro Salvini anche monsignor Krajewski, che rischia di essere indagato per furto di energia: «Se ci saranno bollette da pagare le pagherò – dice il prelato a NewsMediaset – e allo stesso modo se ci saranno reati io pagherò come è giusto. Salvini? E’ il ministro delle bollette? Perché non si occupa dei migranti?».
Ma riguardo alla legittimità, o meno, dell’atto compiuto dal cardinale polacco c’è dell’altro. A difendere Konrad Krajewski si è levata la voce del giudice Paolo Maddalena, vicepresidente della Corte Costituzionale che, presente all’assemblea pubblica indetta nello stabile occupato di via di Santa Croce in Gerusalemme, ha difeso anche le ragioni degli abusivi che dal 2013 abitano nell’ex sede
Inpdap.
Maddalena, infatti, ha spiegato che un articolo della Costituzione ha modificato una precedente disposizione, per cui il bene abbandonato non appartiene più al proprietario nominale ma alla comunità del luogo dove la cosa si trova. Di conseguenza “la pubblica amministrazione non deve vendere a privati i propri beni, e gli immobili abbandonati vanno dati a chi ne ha bisogno”. In base a tutto ciò, “io dico che il cardinale ha fatto un’opera coraggiosa e legittima – sostiene Maddalena – perché è andato contro una legge che viola diritti fondamentali come quelli alla luce e all’acqua, contraria alla Costituzione, quindi ha ricostituito la legalità costituzionale per cui non lo si può accusare di aver compiuto un atto illegale”.
Redazione da Ag di I.