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Claustrali del New Jersey, progettato e finanziato ampliamento monastero in appena 12 mesi, “Dio provvederà”. Francesco a contemplative: “Siate fari di fede”
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“E come pensate di raccogliere il denaro necessario per questo progetto, sorella?”, hanno chiesto riferendosi alla proposta di espandere il loro antico monastero. La religiosa ha risposto sorridendo: “Dio provvederà!” E così è stato.
Il 17 maggio, in quest’anno che segna il 100° anniversario del monastero di Nostra Signora del Rosario di Summit, New Jersey (Stati Uniti), sotto un cielo terso, l’odore della vernice fresca era la prova che la fede e la fiducia delle monache erano ben riposte.
Il cardinale Joseph Tobin dell’arcidiocesi di Newark ha pronunciato l’omelia nella Messa di dedicazione e ha scherzato dicendo che rispetto alla Curia romana il progetto era stato realizzato “alla velocità della luce”. Le religiose hanno infatti progettato e realizzato una nuova ala per il loro antico monastero in appena 12 mesi. Come ha affermato uno dei presenti, “forse dovrebbero pensare di entrare nel business delle costruzioni!”
La nuova ala offre lo spazio necessario all’ordine per accogliere postulanti e ospiti e più ambienti in cui svolgere le tante attività delle religiose. È stato aggiunto anche un accesso per disabili prima mancante, che permetterà l’ingresso in cappella di chi è sulla sedia a rotelle o usa un deambulatore.
Suor Mary Magdalene ha messo a disposizione le sue abilità nel campo della falegnameria costruendo una dozzina di letti e tavoli che verranno usati dagli ospiti. Per non far andare nulla sprecato, ha messo da parte buona parte del legname degli alberi tagliati per far posto alla nuova costruzione.
Se in apparenza si è trattato di un lavoro ciclopico per questa piccola comunità di monache contemplative di clausura, c’è una lezione di fede più profonda: il messaggio nascosto è che ogni mattone, ogni litro di vernice e ogni finestra è davvero un dono di fede. Dire “Dio provvederà” e crederci concretamente rivela un grado di fede troppo spesso trascurato dal mondo. È una fede ancorata nella fiducia, e per cui si prega con amore.
È la fede che ogni persona è invitata ad avere: il rapporto che attende pazientemente. È la fede che potrebbe cambiare il mondo se solo venisse pienamente abbracciata. E in cima a una piccola collina di Summit, New Jersey, c’è una struttura in mattoni e cemento che proclama al mondo questa verità, una dimostrazione di fiducia e un miracolo di fede.
Guardando ora alla realtà delle Religiose di clausura in una visione più ampia e approfondita, ecco che emerge la loro attualità nella vita della Chiesa. E Richiamando la parola di Papa Francesco scopriremo alcune indicazioni che non sono… optional… ma realmente ineludibili e imprescindibili. Fra cui anche una strana contraddizione da tenere presente: “La Chiesa non vi tollera”, “la Chiesa ha bisogno di voi”. Lo ha detto proprio Francesco in Perù. Fuori testo e a braccio alle monache claustrali.
Con l’aria che tira nella nostra società la vita dei consacrati se, si trova in prima linea nel servizio ai poveri e ai diseredati, non si trova ad ugual livello nell’opinione pubblica. Per non parlare dell’anacronismo della vita claustrale. Cose di secoli oscuri?
Tempo addietro il grande teologo H. U. von Balthasar scrisse alcune righe che si dimostrano profetiche:
[…] la vita dei consigli resterà fino alla fine del mondo il guardiano della totalità del Vangelo e in ogni epoca la Chiesa sarà tanto viva quanto saranno vivi gli ordini attivi e contemplativi. Guardiano è colui che vigila. Come però, oggi nel nostro contesto, vigilare, cioè scrutare l’orizzonte, custodire la Parola, essere estroflessi ad ogni necessità delle sorelle e dei fratelli con cui pellegriniamo nella storia?Tornando a Francesco scopriamo ancora alcune indicazioni che non sono… optional… ma realmente ineludibili e imprescindibili. Solo qualche parola che possa incidersi in noi:
Siate fari con la vostra vita fedele e mostrate Colui che è via, verità e vita, l’unico Signore che offre pienezza alla nostra esistenza e dà la vita in abbondanza. Pregate per la Chiesa, per i pastori, per i consacrati, per le famiglie, per quelli che soffrono, per quelli che fanno il male, per quelli che sfruttano i loro fratelli.
Il faro illumina le tenebre, traccia con la sua luce la via da percorrere, non conosce sosta. Si trova in una posizione in cui sfida venti, intemperie e solitudini. Sembra anche noioso nel suo imperturbabile lanciare segnali omnidirezionali. Perché a Lui si appartiene e con Lui si vigila.
Siate “spudorate”, non vergognatevi di fare in modo, con la preghiera, che la miseria degli uomini si avvicini alla potenza di Dio. Questa è la vostra preghiera. Attraverso la preghiera voi, giorno e notte, avvicinate al Signore la vita di tanti fratelli e sorelle che per diverse situazioni non possono raggiungerlo per fare esperienza della sua misericordia risanatrice, mentre Lui li attende per fare loro grazia. Con la vostra preghiera potete guarire le piaghe di tanti fratelli.
Se davvero riuscissimo ad essere così trasparenti all’irruzione di Dio da generare la spudoratezza che Francesco vuole da noi! Ingegnose nell’intercedere, costanti e imperturbabili, moleste nella richiesta fino a giungere all’esaudimento per sfinitezza, non nostra, ma della pazienza del Signore. Forti solo della comunione amorosa che tutto ottiene perché tutto ha ricevuto ed è capace di donare a tutti.
Redazione da Ag. di I.