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Messina – Gioia ed emozione per sei nuovi presbiteri. Mons. Accolla:“Vivete il ministero sacerdotale col cuore rivolto ai fratelli”
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Il solenne rito di ordinazione durante il quale, nei giorni scorsi, sei diaconi sono stati consacrati presbiteri, arricchendo la Chiesa messinese di nuova e preziosa linfa sacerdotale, è uno di quegli avvenimenti emozionanti che suscitano gioia e incoraggiamento, specialmente in tempi come i nostri in cui l’attuale crisi che sta attraversando la Chiesa porta ovviamente anche ad una crisi del sacerdozio. Un argomento preoccupante quest’ultimo posto al centro del prossimo incontro del Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex allievi di Benedetto XVI, che si terrà a Roma il 27 e 28 settembre, durante il quale saranno discussi argomenti del tipo: “Le sfide attuali per l’ordine sacro” e “Sacerdozio nella teologia di Joseph Ratzinger alla luce della situazione attuale”.
Ma ora, tornando al momento gioioso di questa ordinazione, per richiamarne piacevolmente una sintesi, ci gioviamo del gradevole resoconto stilato dall’agile penna di Rachele Gerace, tratto da Gazzetta del Sud.
Fabio Berbiglia 40 anni, Gianfranco Pistorino 37, Giuseppe Rinaldi 29, Justin Mangombi Kapesa 51, Domenico Greco 44, Lakmal Fernando 28: la chiesa messinese gioisce per l’ordinazione presbiterale di 6 diaconi. Una vocazione cresciuta negli anni e arricchita da tante esperienze non solo spirituali, ma anche d’impegno sociale, umanitario, culturale in seno alle parrocchie d’origine S. Nicola di Bari Ganzirri, S. Nicolò di Bari Gazzi, S. Elena, San Saba, Santi Pietro e Paolo di Rogliano in provincia di Cosenza, santuario Ecce Homo di Calvaruso.
Tanta emozione sui loro volti, diversi per formazione e caratteristiche personali, ma accomunati dall’amore per il Signore che hanno potuto sperimentare supportati dalle loro famiglie, vicine nel lungo cammino di preparazione vocazionale. Una vita apparentemente completa per chi come Fabio, fisiopatologo al centro Neurolesi da 15 anni, tanti amici e un matrimonio alle porte, a 28 anni durante un viaggio “casuale” a Medjugorie aveva avvertito un grande vuoto, Gianfranco, laureato in fisica e “costretto” a frequentare i fine settimana vocazionali di nascosto ai genitori preoccupati di poter “perdere” perso quell’unico figlio e Giuseppe, un cammino ventennale in Azione Cattolica, rivelatosi fondamentale in momenti particolari della propria esistenza durante i quali ha “toccato con mano le piaghe sofferenti di Cristo”.
C’è poi chi come chi come Justin di Lemfu, del Congo, è cresciuto all’ombra della fede cristiana professata dai suoi genitori e, giunto in Italia, è stato accolto da due famiglie “adottive” – quella di Michela e Vittorio a Barcellona e quella di Mariagrazia e Girolamo a San Saba – che hanno continuato a sostenerlo nel cammino vocazionale.
Domenico, cofondatore nel 2001 in seno all’arcidiocesi messinese con padre Maurizio Vaccaro della realtà religiosa di fedeli laici “Fraternità Amici di Gesù Buon Pastore” e appassionato di arte e musica che continua a condividere nel percorso di evangelizzazione con i fratelli e Lakmal, che ha conosciuto la realtà religiosa dei francescani del Terz’ordine regolare dopo essere giunto in Italia con i suoi genitori alla ricerca di una sistemazione.
Circa un migliaio di persone lo scorso 28 giugno in Cattedrale hanno partecipato al rito di ordinazione, avvenuto per l’imposizione delle mani di mons. Giovanni Accolla; i candidati al sacerdozio sono stati presentati dal rettore del Seminario don Alessandro Lo Nardo. “Vivete il ministero sacerdotale con lo sguardo umile del cuore rivolto ai fratelli. Siate sempre fonti autentiche dell’annuncio, dispensatori della misericordia di Dio e testimoni della riconciliazione, confermando nella fede quanti incontrerete lungo il vostro cammino senza distinzione di ceto sociale, età, religione”, ha detto l’arcivescovo agli ordinandi.
E poi, rivolgendosi alle mamme: “Guardate la Vergine Maria come modello di ogni maternità espressa con forza e discrezione. Siate sempre vicine ai vostri figli, non allontanate mai da loro il vostro sguardo nella gioia dell’incontro con il Signore”.
Alla messa, concelebrata dal vescovo ausiliare mons. Cesare Di Pietro e animata dal coro diocesano “S. Maria della Lettera accompagnato e diretto da don Giovanni Lombardo e i maestri Nazzareno De Benedetto e Angelo Cannata, erano presenti oltre ai sacerdoti e i religiosi, familiari, parenti e amici dei neo sacerdoti insieme alle rispettive comunità parrocchiali. I novelli sacerdoti celebreranno oggi e domani la loro prima messa nelle parrocchie di appartenenza.
Rachele Gerace