- Guerra in Ucraina. L’arcivescovo Shevchuk: “Una pace ingiusta sarà causa di altre guerre”
- Movimento per la vita. Casini (presidente): “Fare di tutto per accogliere la vita e difenderla”
- Censis su religiosità italiani, Nembrini: “Tornare alle origini e seguire la strada tracciata dai santi di oggi”
- La Santa Sede dopo l’elezione di Trump, l’augurio del Segretario di Stato Parolin
- Clarisse di Sicilia. Monastero di Castelbuono, l’elevazione dello spirito a Dio tra preghiera, lavoro e fraternità
- Alluvioni in Spagna, tra i volontari che aiutano anche tanti sacerdoti, suore e giovani delle diocesi.
CEFALU’- Giovani: conclusa la tre giorni di formazione del Progetto Policoro regionale
Articoli collegati
“Il Progetto Policoro Sicilia negli ultimi mesi ha incontrato le filiere delle associazioni di ispirazione cristiana per una maggiore sinergia sul tema Giovani e lavoro. Sono stati affrontati diversi punti che nei prossimi mesi vedranno la realizzazione di alcune iniziative. Frutto di questo lavoro di rete è questo campo scuola che alcune organizzazioni che partecipano al Progetto Policoro in Sicilia hanno offerto ai giovani impegnati in attività finalizzate allo sviluppo del territorio e alla diffusione di una nuova cultura del lavoro”. Così don Sergio Siracusano, direttore dell’Ufficio regionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale sicialiana (Cesi), membro del Coordinamento regionale del Progetto Policoro Sicilia, sui tre giorni di formazione, incontro e confronto che si sono conclusi ieri a Cefalù, inseriti nel programma per la celebrazione della Giornata nazionale per la custodia del Creato.
Al campo hanno partecipato gli animatori del Progetto Policoro, ma non solo. Per tre giorni, al Seminario vescovile San Guglielmo a Castelbuono, “Cisl, Cna, Confcooperative, Mcl e Salesiani per il sociale hanno aiutato i giovani a riflettere su come animare i territori nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. È necessario fare squadra – aggiunge don Siracusano – e studiare strategie per aiutare la nostra Sicilia a ripensare lo sviluppo secondo le indicazioni della Laudato si’”.
Nel pomeriggio del 3 il vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, delegato della Cesi per i problemi sociali, ha incontrato i giovani e li ha incoraggiati a “continuare il loro impegno di riscoperta delle risorse e bellezze siciliane quale volano di sviluppo per la nostra terra per evitare la fuga dei nostri giovani”.
Per Ilaria Lombardo, del Progetto Policoro di Piazza Armerina, “a conclusione dei tre giorni di formazione ciò che ci portiamo dietro è sicuramente uno stato di ‘inquietudine’ positiva dettato dall’incertezza per il futuro del nostro mondo e dagli argomenti trattati nel corso della formazione incentrata sulla necessità di salvaguardare il creato mediante un atteggiamento personale e corporativo organizzato secondo il criterio ecosostenibile”.
Redazione da A. di I.